Nell'ultima informativa tra ministero e sindacati si è visto un ritorno dalla terza alla seconda bozza. Un passo indietro che toglie ogni speranza ai docenti triennalisti...
Secondo alcune indiscrezioni trapelate sembrerebbe che il MIM non ha intenzione di riaprire il confronto sull'ultima bozza presa in esame dell'ordinanza ministeriale che andrà a regolamentare le GPS 2024 2026. Nell'ultima informativa tra Ministero e Sindacati si è visto un ritorno dalla terza alla seconda bozza. Un passo indietro che toglie ogni speranza ai docenti triennalisti di avere accesso alla I fascia. In questi giorni i precari storici stanno spingendo molto sul far valere i propri diritti, andando a far leva su molti post elettorali nei quali, da vari esponenti di maggioranza, veniva garantita la stabilizzazione ai precari storici e inoltre veniva garantito uno stop ai concorsi. Situazione che oggettivamente, almeno fino ad oggi, non si è verificata. Nel contempo si legge nei vari interventi dei "comitati dei precari" la volontà di riaprire il dialogo, sollecitando il ritorno alla terza bozza.
A seguire l'ultimo comunicato dei "Comitati dei precari storici", all'interno del quale viene analizzata la situazione in cui si ritrovano i docenti triennalisti in merito alle abilitazioni all'insegnamento e soprattutto all'ordinanza che andrà a regolamentare le GPS: "si riapra il confronto sull'ordinanza ministeriale che andrà a regolamentare l'aggiornamento delle GPS 2024 2026 oppure andremo in Europa a manifestare, porteremo i contratti abusivi reiterati per decenni a tempo determinato, quei contratti che non rispettano le indicazioni dell'Europa, i contratti della discriminazione, quei contratti per i quali il MEF paga sanzioni". POST FACEBOOK DEL COMITATO DEI PRECARI ( CLICCA QUI ).
Queste le parole del forte dissenso dopo il confronto di giorno 15 maggio tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e le organizzazioni sindacali che ha lasciato un forte amaro in bocca ai precari storici.
Dopo l'appello di ieri "I comitati dei precari storici" ne rivolgono un altro partendo da un un vecchio post del 2020 del Capo del Governo: "Onorevole Giorgia Meloni, nell'intento di sensibilizzare l'esecutivo verso una causa per la quale politicamente avete preso una netta posizione ma che ad oggi sta precisamente andando in senso opposto, le riproponiamo un suo scritto del 2020": "Ancora incertezza sul futuro della scuola! Il ministro Azzolina continua nella sua opera illusoria annunciando un concorso a settembre, proprio a inizio anno scolastico, rischiando di gettare, ancora una volta, l'intero mondo della scuola nel caos. Fratelli d'Italia chiede la stabilizzazione degli attuali precari della scuola, senza crearne di nuovi, attraverso una graduatoria a immissione in base ai titoli e agli anni di servizio. La scuola ha bisogno di certezza e stabilità per ripartire il prima possibile."
I precari storici continuano: "per maggiore chiarezza, se possibile, chiediamo alle varie redazioni di pubblicare lo screen del post su citato. Anche perché dallo stesso può emergere il grado di consenso che ebbe"
"Detto ciò chiediamo di riprendere in mano l'ordinanza ministeriale che regolamenta le GPS e di recuperare gli errori commessi negli ultimi mesi. Oggi non chiediamo la stabilizzazione che ci era stata promessa, comunque dovuta ai sensi di quanto disposto dall'Europa, ma chiediamo di non essere relegati in seconda fascia per colpe dei ritardi e della mancata attivazione in simultanea dei vari percorsi abilitanti. Chiediamo un incontro all'Onorevole Giorgia Meloni per chiarire la nostra posizione". POST FACEBOOK DEL COMITATO DEI PRECARI ( CLICCA QUI ).
"Siamo oltre 250MILA docenti i "precari storici" ( con almeno tre anni di servizio, in molti più di 10 anni ) ai quali, contravvenendo le indicazioni dell'Europa, vengono rinnovati annualmente contratti a tempo determinato. Oggi viviamo una situazione che ci porta a dire: al danno si aggiunge la beffa. Chiediamo quindi di riprendere in mano la terza bozza e prevedere per noi l'inserimento in prima fascia con riserva. Un atto giusto e dovuto. In sede di confronto ANIEF è stato l'unico sindacato che, in merito ad un nostro inserimento in I fascia, ha espresso un fondamentale auspicio nei seguenti termini: ANIEF auspica che la decisone finale del Ministero non confermi l’annunciato clamoroso passo indietro sulle nuove abilitazioni, perché si tradurrebbe in un grave errore e un danno inaccettabile per i lavoratori e per la scuola pubblica italiana. Ed è per questo che ad ANIEF va il nostro ringraziamento per quanto asserito in sede di confronto. Possiamo affermare che nessuna delle richieste avanzate nei giorni scorsi dai "comitati dei precari" ( LEGGI LE PROPOSTE ) sia stata accettata."
A seguire spieghiamo il perché e dove emergerà con chiarezza l'ingiustizia che stiamo subendo.
RATIO DELLA TERZA BOZZA ( ABBANDONATA PER TORNARE ALLA SECONDA )
Sulla terza bozza, nella quale emergeva l'inserimento in I fascia con riserva dei precari storici, atto per ridurre i danni derivanti dai ritardi nell'emanazione delle norme attuative dei percorsi abilitanti, si è dovuto fare dietro front. Quindi l'intenzione a conseguire l'abilitazione all'insegnamento non è più un valido presupposto per inserirsi in I fascia con riserva.
Ora, se confermata la linea tracciata oggi, quali sono le possibili conseguenze da una decisione del genere?
Il problema più grave è quello di non ricevere una nomina su specifica CDC. Scopriamo perché. I percorsi da 30, 36 e 60 CFU dovevano partire in simultanea proprio per non creare difficoltà ai docenti stessi. La sola attivazione dei percorsi abilitanti per quanti già possiedono un'abilitazione porterà, a seguito dell'aggiornamento delle GPS, ad una riduzione di cattedre su determinate classi di concorso a vantaggio di altre. Si parla di oltre 100MILA "docenti ingabbiati" che stanno già conseguendo l'abilitazione su un ulteriore CDC.
Infatti molti docenti abilitati decideranno di presentare domanda nelle GPS 2024, domanda con inserimento in prima fascia. L'inserimento in prima fascia comporta, a prescindere dal punteggio, una precedenza rispetto ai precari storici che rimarranno in seconda fascia.
Facciamo un esempio pratico:
un precario storico inserito in seconda fascia con 150 punti, che insegna matematica da 10 anni, verrà chiamato solo ad esaurimento della prima fascia. Quindi un neo abilitato anche se ha un punteggio molto basso, per esempio 50 punti, verrà nominato su cattedra sempre prima dei precari storici, a prescindere come già detto dal punteggio.
Quindi lo spostamento di cattedre andrà a modificare gli equilibri, anche se non di fatto in termine numerico assoluto, si andrà incontro ad una riduzione di cattedre su alcune CDC e un aumento su altre. Se la situazione non cambierà vedremo da settembre, con molta probabilità, una nuova ridistribuzione di cattedre che terrà conto di decine di migliaia di nuovi docenti abilitati; questo almeno fino al prossimo aggiornamento .
I precari storici, nonostante l'avvio dei percorsi abilitanti se non riusciranno a concludere il percorso entro giugno comunque non potranno inserirsi in I fascia.
Le proposte del Ministero
confermato l’inserimento a pettine con riserva dei docenti con abilitazione /specializzazione conseguita all’estero ma ancora in attesa di riconoscimento
Per quanto riguarda l’abilitazione 30 o 60 CFU, in caso di mancato conseguimento entro il 30 giugno non potranno essere inseriti nelle gps.
Confermata invece la data del 30 giugno 2024 come termine ultimo per acquisire abilitazione /specializzazione per i corsi in via di svolgimento.
Tra le proposte è presente una differente tabella di valutazione dei titoli per la prima fascia GPS: In merito alle classi di concorso della tabella A per le nuove abilitazioni conseguite con DPCM 4 agosto 2023 e per il concorso ordinario è previsto un punteggio aggiuntivo di 24 punti.
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di LA REDAZIONE
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