"Coloro che intendono accedere ai corsi abilitanti potranno iscriversi in prima fascia con riserva e, pur senza conseguire il titolo entro il 30 giugno, ottenere l’assegnazione della supplenza dalla prima fascia"
Nel corso della terza informativa sindacale sull’ordinanza ministeriale che regolamenta l’aggiornamento delle GPS 2024, il Ministero ha prospettato l’ennesimo cambio delle regole di attribuzione delle supplenze. Coloro che intendono accedere ai corsi abilitanti potranno iscriversi in prima fascia con riserva e, pur senza conseguire il titolo entro il 30 giugno, ottenere l’assegnazione della supplenza dalla prima fascia. Si tratta di una misura che non ha precedenti nella scuola e che appare come l’estremo tentativo del Ministro di mettere una pezza sui gravi ritardi con cui vengono avviati i percorsi abilitanti. Già lo scorso 23 aprile la FLC CGIL aveva denunciato le conseguenze connesse agli inspiegabili rinvii, con il rischio che i precari da anni in attesa di un percorso di abilitazione, dopo aver pagato fino a 2.500 euro, non potessero conseguire il titolo in tempo utile per l’accesso alla prima fascia GPS.
Ora questo problema viene aggirato con un intervento sul testo dell’ordinanza che consente la stipula dei contratti per chi è inserito con riserva. Dopo il colpo di mano su abilitazioni e specializzazioni acquisite all’estero, con la decisione di inserire “a pettine” coloro che sono in attesa del tardivo riconoscimento della validità legale del titolo, Valditara ci riprova con le “nuove” abilitazioni. Il tentativo è dunque quello di camuffare le inadempienze e le responsabilità politiche che hanno determinato gravi ritardi nell’approvazione dei decreti di avvio dei corsi abilitanti con una nuova deroga alla piena validità del titolo di studio che dà accesso alla prima fascia delle GPS.
Si tratta del male minore per i docenti che sarebbero stati danneggiati dal mancato conseguimento dell’abilitazione, imputabile unicamente ai Ministri Valditara e Bernini, ma la FLC CGIL rileva che questo rappresenta un pericoloso tentativo di piegare le regole all’esigenza di nascondere l’inefficienza nella gestione di procedure importanti che coinvolgono decine di migliaia di lavoratori precari. Pertanto la FLC CGIL, preso atto della proposta, ha chiesto un confronto con i vertici di Viale Trastevere per capire perché questa soluzione venga presentata solo ora, quando sono ormai evidenti da settimane i ritardi dei corsi abilitanti.
La FLC CGIL, inoltre, intende confrontarsi ancora sulla scelta di non procedere con una norma di legge, che istituendo fasce aggiuntive, avrebbe messo in sicurezza le graduatorie e evitato scavalchi tra lavoratori precari.
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di VALENTINA ZIN
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