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Bonus Mamme, ultime ore per presentare la domanda: disco rosso per le lavoratrici precarie, per Anief è un’ingiustizia da sanare

"Scade oggi 8 aprile, alle ore 14, la possibilità di presentare la domanda per il Bonus Mamme ed ottenere fino a 3.000 euro di esonero contributivo: la procedura..."




Scade oggi 8 aprile, alle ore 14, la possibilità di presentare la domanda per il Bonus Mamme ed ottenere fino a 3.000 euro di esonero contributivo: la procedura, prevista dalla legge di bilancio 2024 per le lavoratrici madri, spetta anche al personale della scuola, ma solo con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. L’esonero vale per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo; inoltre, spetta alle lavoratrici madri di due figli, sempre se di ruolo, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 e fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. L’applicativo informativo è accessibile sul SIDI e mediante questo le mamme possono presentare la richiesta. Se riconosciuto, l’esonero verrà quantificato secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti e accreditato direttamente alla lavoratrice madre beneficiaria tramite NoiPA, il sistema telematico della pubblica amministrazione. Per avere assistenza nella compilazione della domanda, si consiglia di seguire le Istruzioni miniseriali e di consultare anche la Circolare ministeriale prodotta sempre dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.




Anief ribadisce la sua opposizione verso l’ingiustizia di lasciare fuori le lavoratrici precarie dal Bonus Mamme: Il sindacato consiglia quindi alle supplenti – docenti, Ata ed educatrici a tempo determinato - di presentare ricorso contro l’esclusione. “Questa esclusione illegittima verso le lavoratrici con contratto a termine non ci va giù – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché va a colpire ancora una volta, attuando una discriminazione psicologica ed economica chi ha già un rapporto di lavoro precario e che necessiterebbe di maggiore attenzione.



Con la firma del CCNL 2019-21, lo scorso gennaio abbiamo avviato una stagione di riscatto diritti dei precari con il riconoscimento per loro finalmente dei permessi personali retribuiti: di certo, non siamo disposti a tollerare questo passo indietro. Anief ha predisposto, pertanto, un modello di domanda cartaceo (la domanda on line sul portale del ministero non consente l’accesso del personale scolastico con contratto TD) e aperto un form di adesione gratuito per ricorrere contro l’immotivata esclusione delle precaria”.



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di LA REDAZIONE

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