La fine dello stato di emergenza potrebbe far perdere il lavoro a oltre 50 mila tra docenti e personale ata
Quale sarà il futuro di docenti e personale ata con contratto covid che a partire dal 1 aprile, data in cui è ufficialmente viene abrogato lo stato di emergenza, potrebbero perdere il lavoro?
Il Ministero dell’Istruzione ha comunicato ieri ai sindacati, che ritiene giusta la richiesta di proroga dei contratti fino a fine anno scolastico, ma ad oggi non si reperiscono fondi al riguardo.
Il sindacato Anief, presente all’incontro, ha sottolineato quanto sia importante in questo duro periodo non solo una proroga ma inglobare tale personale negli organici di diritto tagliati precedentemente con il dimensionamento Tremonti-Gelmini.
Richieste avanzate dall’Anief al Miur
Andrea Messina, segretario generale Anief ha presentato due precise richieste:
“Secondo noi, non solo la proroga dei contratti Covid deve essere introdotta a tutti i costi fino al prossimo 30 giugno, ma va anche fatta una ricognizione dettagliata per ogni qualifica, andando a verificare quanti docenti, amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici e altre figure sono state contrattualizzata per affrontare l’emergenza pandemica. L’obiettivo è ragionare su come portare a regime queste professionalità, perché se è vero che le scuole non possono fare a meno di tale organico, considerando che il loro apporto prescinde dallo stato di emergenza, peraltro ancora in corso, allora da settembre è bene che tali risorse umane vengano inglobate negli organici di diritto”.
Anief ha quindi lamentato che a meno di un mese dalla scadenza dei contratti Covid di docenti e personale ata, non ci sono ancora certezze sulle risorse utili alla proroga dei succitati.
L’EMENDAMENTO PRESENTATO DA ANIEF AL DL SOSTEGNI TER:
ORGANICO COVID
All’articolo 19, al comma 3 inserire il seguente comma:
- Al primo periodo del comma 326 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234 le parole “può essere prorogato” sono sostituite con le seguenti “è prorogato".
Motivazione: è essenziale garantire fino al termine dell’a. s. 2021/2022 la proroga di tutti i posti docenti e ATA legati all’emergenza sanitaria. La modifica fa seguito alle numerose segnalazioni ricevute dai Dirigenti Scolastici e consentirebbe di raggiungere 40 mila unità di personale docente e 15.600 di personale ATA, comunque, inferiori peraltro agli 80 mila autorizzati l'anno precedente quando i numeri del contagio erano più piccoli e di valutare l'opzione, in caso di numeri incontrollati di contagio, di ritornare alla didattica al 50/70%. NESSUN IMPATTO FINANZIARIO
di CARLO VARALLO
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