OMICRON 5: POSSIBILE PROROGA MASCHERINA DOPO IL 30 GIUGNO SUL LAVORO

Sileri: “Rendere la mascherina obbligatoria oggi non avrebbe molto senso, perché tra 15-20 giorni il picco sarà già passato’’.

Sembrava che il numero dei contagi da Covid-19 stesse gradualmente diminuendo, ma secondo gli ultimi dati del Ministero, l’indice RT è in risalita. Questo a causa della variante Omicron 5 che continua ad espandersi come una macchia d'olio.

Stando alle normative stabilite dal Governo, il 30 giugno è la data che segna la cessazione della mascherina nei luoghi di lavoro privati, ma secondo alcune indiscrezioni, potrebbe arrivare una nuova proroga, decisione che verrà presa in un possibile incontro tra i Ministeri della Salute, del lavoro e i tecnici Inail.

Una delle principali richieste sarebbe quella di dover indossare la mascherina di tipo Ffp2 quando non vi è possibile rispettare un distanziamento interpersonale di minimo due metri.

Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, durante il corso di un’intervista a “Timeline”ha parlato di ondata autolimitante, ovvero che non dovrebbe causare grosse problematiche ai soggetti vaccinati.

In seguito, a “Morning News’’ su Canale 5, sul fronte mascherina, il sottosegretario Sileri, avrebbe dichiarato che: “Rendere la mascherina obbligatoria oggi non avrebbe molto senso, perché tra 15-20 giorni il picco sarà già passato. La mascherina è un presidio fondamentale, ma la lascerei fortemente raccomandata solo dove c’è affollamento, nulla più di questo. Ogni ondata tende a spegnersi da sola dopo 40-50-60 giorni dunque tra 15-20 giorni l’attuale picco sarà già passato”.

A pensarla diversamente è il virologo Pregliasco: la Variante Omicron 5, attualmente in diffusione, potrebbe causare un picco di contagi con la fine di luglio.

“Il Covid non si è affatto raffreddorizzato, Omicron è ben altro che un raffreddore. Mi aspetto il picco di Omicron 5 a fine luglio, e poi in autunno una nuova variante, per la quale dovrebbe esserci il vaccino adatto. Adesso i casi certificati sono almeno 600mila ma in realtà saranno il doppio, piu’ di un milione”, conclude il virologo Pregliasco.

di CLAUDIO CASTAGNA

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