Le linee guida del Ministero riguardo il rientro a scuola sono troppo morbide secondo la Costarelli
Mancano pochi giorni all’inizio del nuovo anno scolastico e il Ministero ha inviato alle segreterie le linee guida da seguire per il contenimento del virus.
Secondo Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (Anp) Lazio e preside del liceo Newton di Roma, tali indicazioni risulterebbero eccessivamente morbide, visto l’attuale alto numero dei contagi da covid-19. La presidente evidenzia che sembra essere tornati alla normalità, come se i contagi del virus siano vicini allo zero:
“L’organizzazione è abbastanza semplice: si rientra in classe come se il Covid non ci fosse più. Le indicazioni fanno pensare ad un rientro in una scuola quasi pre Covid. Con le preoccupazioni, però, di un Covid che ancora c’è”.
I consigli:
L’obbligo di indossare i dispositivi di protezione è decaduto, ma al riguardo la Costarelli ha manifestato qualche dubbio:
“L’obbligo della mascherina ormai è decaduto: non è più necessario indossarla in classe, ma chi vuole potrà portarla. La indosseranno sicuramente gli e le studenti con fragilità: è l’unico strumento di difesa che rimane a chi ha problemi di salute. Noi non possiamo richiederla a nessuno, al massimo potremo raccomandarla. Personalmente lo consiglierò, soprattutto all’inizio, in previsione di un momento autunnale di cui non conosciamo l’evoluzione”.
Aerazione delle aule
La confusione la fa da padrona visto che nelle indicazioni del Ministero sembra che per aerare le aule basti aprire le finestre. A tal proposito la preside ha sottolineato quanto siano affollate le classi quindi, se dovesse esserci una ripresa dei contagi, non sappiamo cosa potrà succedere senza mascherine e in ambienti poco areati.
Tutti liberi dal 15 giugno
Cristina Costarelli ha voluto evidenziare anche il ritorno in cattedra dei docenti non vaccinati contro il covid:
“Anche da questo punto di vista, liberi tutti. Già dal 15 giugno è stato così: alcuni hanno partecipato anche agli esami di stato. Adesso ritornano pienamente in attività: gli epidemiologi dicono che i problemi restano soprattutto per loro che, non essendo vaccinati, possono incorrere in forme più serie di contagio. Da parte nostra saranno tutti uguali. Fortunatamente saremo alleggeriti da tutte le mansioni che ci hanno richiesto un impegno non indifferente lo scorso anno. Dal punto di vista organizzativo è più semplice, ma restano le preoccupazioni “.
Stiamo attenti e proteggiamo gli studenti da un eventuale ripresa dei contagi.
di CARLO VARALLO
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