Mancano poche settimane al ritorno a scuola e alla ripresa delle attività scolastiche per tutti gli studenti dopo la pausa estiva. Non appena si sono concluse le attività, in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico 2022-23 sono iniziate a sorgere delle problematiche e questi riguardavano e riguardano ancora oggi alcuni punti fondamentali, ovvero:
il ritorno a scuola in tempo di Covid;
il sistema di aerazione delle classi.
Per quanto riguarda il ritorno a scuola, sono ancora molti i punti di domanda in vista del nuovo inizio anno scolastico 2022-2023. Ad oggi non si hanno certezze, in quanto le nuove misure di sicurezza, per contrastare l’aumento dei contagi a causa della variante Omicron 5 che continua a dilagare, non sono state ancora confermate.
Per quanto riguarda invece il sistema degli impianti di aerazione nelle classi, dopo settimane di dibattiti, nella giornata di ieri, 3 agosto 2022, in Gazzetta Ufficiale sono state pubblicate le linee guida sulle specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti di areazione e agli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici e in quelli confinati degli stessi edifici.
Le linee guida chiariscono: ‘’Per migliorare la gestione degli ambienti scolastici e contenere i possibili rischi per la salute è importante garantire una buona qualità dell’aria negli ambienti scolastici, prestando attenzione alle fonti degli inquinanti chimici e dei patogeni, sia interne che esterne, alla gestione delle attività, al numero di occupanti, alla natura e configurazione degli spazi, alle misure preventive in atto, ecc. Tutte queste variabili possono influire sensibilmente sulla qualità dell’aria di una classe, così come l’utilizzo di dispositivi di sanificazione, purificazione/ventilazione. L’utilizzo dei suddetti dispositivi è di giovamento solo se comporta un miglioramento dell’aria indoor . È possibile, ad esempio, che la semplice ventilazione delle aule attraverso l’apertura delle finestre possa migliorare sensibilmente la qualità dell’aria, favorendo la diluizione e la riduzione sia di agenti chimici liberati all’interno (es. da materiali, arredi e finiture, attrezzature didattiche, prodotti per la pulizia, ecc.), sia di virus e batteri rilasciati dagli occupanti. Le fonti esterne di inquinanti in prossimità delle aule (es. parcheggi di mezzi a motore in prossimità delle finestre) sono ulteriori elementi da considerare’’.
‘’L’utilizzo dei predetti apparecchi, quindi, non comporta, di per sé e in via automatica, l’adozione di ulteriori misure sanitarie anti-contagio (quali dispositivi di protezione delle vie aeree, distanziamento, ecc...), la cui previsione rimane demandata ad espresse disposizioni da parte delle autorità competenti, in relazione all’andamento del quadro epidemiologico’’.
NOTA:
di CLAUDIO CASTAGNA
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