Le restrizioni dovute alla pandemia non ancora sconfitta non hanno provocato, come invece si pensava, ad un aumento degli episodi online di cyberbullismo. Il fenomeno sembra si sia attenuato nella fase di rientro a scuola, ma l’attenzione resta sempre molto alta.
E’ il risultato di una ricerca promossa da Consiglio regionale del Piemonte, Corecom Piemonte, Regione Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale e realizzata dalle Università di Torino e del Piemonte Orientale. All’indagine sono state coinvolte 48 scuole piemontesi (tra istituti scolastici secondari di primo e di secondo grado e agenzie formative), per un totale di 56 classi in 8 province.
Il campione è costituito da circa 1000 tra studenti e studentesse, 300 insegnanti e 100 rappresentanti del personale Ata. I primi risultati sono stati presentati nella Sala Mario Allara dell'Università di Torino, in occasione del convegno sul tema “Secondo il mio punto di vista. Bullismo e cyberbullismo esplorati con gli occhi degli adolescenti”.
Per i ragazzi e le ragazze gli episodi di bullismo e cyberbullismo sono diminuiti tra prima del lockdown (20,4%) e l'attuale anno scolastico (15,6%), mentre gli insegnanti segnalano una sostanziale stabilità (dal 23,6% al 23%). I luoghi del bullismo, in base alle testimonianze degli studenti, sono - in ordine - la scuola, i social, le app di messaggistica, gli spazi fuori dalla scuola e la strada. Gli episodi subiti più ricorrenti, raccontati da chi, ne è stato vittima, sono essere l’essere preso in giro o insultato per l'aspetto fisico, il modo di parlare e le opinioni: prima del lockdown (14,8% più volte al mese), durante il lockdown (8,7% più volte al mese), in quest'anno scolastico (8,8% più volte al mese).
E’ partita oggi, in Italia e all'estero nelle scuole di ogni ordine e grado l’ottava edizione di Libriamoci.Giornate di lettura nelle scuole.
L’iniziativa è promossa dal ministero della Cultura, attraverso il Centro per il libro e la lettura e dal ministero dell'Istruzione - Direzione generale per lo Studente, l'Integrazione e la Partecipazione.
Dal oggi e fono al 20 novembre alunni, insegnanti e lettori volontari saranno uniti nelle più creative attività di lettura a voce alta, in presenza e online. Libriamoci quest'anno riparte da Vibo Valentia, Capitale italiana del Libro 2021, con l'inaugurazione della campagna l'11 novembre (h.11, Auditorium Liceo Classico Morelli-Colao; in streaming su cepell.it, facebook.com/cepell/live facebook.com/libriamociascuola/live). I contenuti e lo spirito del progetto saranno illustrati dal direttore del Centro per il libro e la lettura Angelo Piero Cappello, mentre Maria Greco, responsabile Scuola del Centro per il libro, spiegherà l'organizzazione e la ramificazione nelle scuole.
All’iniziativa Libriamoci hanno aderito circa 2.000 le scuole con oltre 300 mila studenti coinvolti nelle 12.786 attività già inserite e validate nella banca dati, cui parteciperanno più di 4.300 lettori volontari, tra scrittori, giornalisti, attori, soci di associazioni culturali, bibliotecari, librai, amministratori locali, alunni di tutte le età, genitori, privati cittadini, portando nelle classi la passione per la lettura. Nell'ambito dell'intesa fra il Centro per il libro e #ioleggoperché, promossa dall'Associazione Italiana Editori (AIE), anche quest'anno la conclusione di Libriamoci, il 20 novembre, segnerà l'inizio della settimana culmine di #ioleggoperchè (20-28 novembre).
di MARIA SQUILLARO