Crepet: “Per Natale il regalo migliore bisogna attenderlo con pazienza. Il bravo genitore / insegnante con l’esempio crea un legame unico e duraturo con i propri figli / studenti"
- La Redazione

- 21 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 27 ott
È nei gesti quotidiani che si osserva, si rielabora e si imita, ed è qui che risiede il ruolo e..."

In una società come la nostra, nella quale l’apparenza predomina incontrastata sull’essenza, le nuove generazioni sembrano aver perso il valore dell’attesa, ottenendo tutto ciò che desiderano immediatamente, senza dover aspettare, ma soprattutto senza impegno o sacrificio.
A tal fine il sociologo e psichiatra Paolo Crepet sottolinea come sia proprio “l'esempio degli adulti che fa la differenza e indirizza la condotta dei bambini e delle bambine. La lentezza, la capacità di attendere, la pazienza, non si insegnano con una lezioncina, si praticano insieme. Andando ad aspettare un tramonto, facendo un viaggio per raggiungere una fiera di paese o una meta desiderata da tempo, vivendo insieme la calma dei giorni senza scuola e appuntamenti da rispettare, costruendo riti solo nostri e rispettando i tempi del mondo, delle persone e degli animali che abbiamo intorno”.
Dunque “per un figlio il miglior insegnamento è il comportamento della sua famiglia. È nei gesti quotidiani che il bambino osserva, rielabora e imita, ed è qui che risiede il ruolo e l'autorevolezza di un educatore”.
Pertanto sarà proprio il genitore a fungere da esempio per il figlio: il bambino, infatti, sin da piccolo osserva attentamente il comportamento della sua famiglia e così impara passo dopo passo a stare al mondo.
Si pensi, ad esempio, al periodo che precede il Natale che rappresenta per un bambino la metafora dell’attesa. Dunque “sarebbe bello, almeno a Natale, evitare la tecnologia, ridurla. Si può preparare una torta insieme o rievocare il valore delle festività di un tempo, quando ci si accontentava delle piccole cose. Non servono valanghe di regali, ne basta uno, al massimo due.
Solo così si attenderà davvero il prossimo Natale e il regalo che verrà. Molti bambini di oggi hanno troppo, e avere troppo fa sottovalutare ciò che si ha”, queste le significative e mai scontate parole dello psichiatra.
Occorre, pertanto, riassaporare la bellezza delle cose semplici, restituendo ai giovanissimi occhi curiosi e capaci di meravigliarsi dinanzi ad un tramonto oppure semplicemente facendo una passeggiata in riva al mare: “i genitori, infatti, devono dedicare ai figli il loro tempo migliore che è fatto di tanto ascolto, capacità di dialogo, rispetto reciproco e regole, che però non vanno solo impartite, ma rispettate innanzitutto dagli adulti”.
Non sarà sufficiente, pertanto, impartire delle regole ma sarà importante la coerenza del genitore che dovrà in primis egli stesso rispettare quelle regole che stanno alla base di un rapporto sincero basato sull’ascolto, sul dialogo e soprattutto sul rispetto reciproco.
Non esistono manuali da seguire per esseri bravi genitori ma senz’altro dedicare ai figli il proprio tempo migliore è presupposto imprescindibile per instaurare un legame unico, forte e duraturo, capace di fare la differenza.
di VALENTINA TROPEA






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