“Non ha senso se le altre attività non lo prevedono”, questo è quanto sostiene il direttore di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova
L’avvio dell’anno scolastico 2022/23 è cominciato senza l’obbligo di indossare la mascherina in classe. Se l’aumento dei contagi da Covid dovesse far fare dietrofront al Governo, inserendo l’obbligo di indossare la mascherina a scuola, cosa succederebbe?
Secondo quanto appreso, Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha dichiarato:
“Mi auguro che la scuola cominci e finisca senza mascherine in aula e senza Dad. Sarebbe assurdo far entrare oggi a scuola i ragazzi senza mascherina e poi a fine settembre e inizio ottobre, con un rialzo dei contagi, costringerli a rimettere il dispositivo. E la stessa cosa con la Dad”.
L’infettivologo si dice dalla parte dei ragazzi nel caso in cui l’aumento dei contagi dovesse far reintrodurre l’obbligo di indossare la mascherina, dichiarando che sarebbe pronto a scendere in piazza insieme ai ragazzi, “sono pronto a scendere in piazza e a mettermi alla testa delle proteste degli studenti. I dispositivi a scuola non hanno senso se poi tutte le altre attività non la prevedono. La mascherina deve diventare un lontano ricordo per i ragazzi così come la Dad”.
Le regole della scuola
Bassetti si dice contrario sul fatto che a prendere le decisioni in materia di contrasto al Covid-19 a scuola, possano essere i presidi:
“Dico no anche al fatto che i presidi possano decidere autonomamente di cambiare le misure negli istituti, solo il ministero della Salute in base ai dati epidemiologici può decidere di cambiare le regole, e comunque solo se dovesse arrivare una nuova variante, un Covid-22”.
di CARLO VARALLO
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