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UIL Scuola fuori dalla contrattazione sindacale, Anief: la coerenza non si esplicita solo a parole, in estate la risposta definitiva dal Tribunale di Roma

"Un provvedimento cautelare in attesa di un definitivo pronunciamento nel merito, ma anche un esito molto chiaro nel rigettare la richiesta della UIL Scuola di..."



Un provvedimento cautelare in attesa di un definitivo pronunciamento nel merito, ma anche un esito molto chiaro nel rigettare la richiesta della UIL Scuola di essere ammessa ai tavoli di contrattazione. È questo il pronunciamento del giudice del Tribunale di Roma sulla richiesta del sindacato Uil Scuola di partecipare alla contrattazione integrativa benché non firmataria del Ccnl 2019-21: lo hanno scritto oggi i sindacati ANIEF, CISL SCUOLA, FLC-CGIL E Snals a seguito del rigetto, per infondatezza, da parte del giudice della richiesta poiché “alla luce del quadro normativo vigente”, si legge nella sentenza, “non sussiste …. il diritto della Federazione ricorrente all’ammissione alla contrattazione collettiva integrativa”.



Rimane da approfondire, anche per il giudice, invece la questione riguardante gli altri istituti delle relazioni sindacali (informazione e confronto): il Tribunale di Roma su questo aspetto ha deciso il rinvio della causa per la trattazione del merito, fissando “al 5 giugno 2024 il termine entro cui le parti potranno far pervenire ulteriori note scritte, ai fini dell’assunzione delle decisioni definitive”. Al riguardo, Flc CGIL, CISL Scuola, SNALS Confsal e ANIEF hanno dato mandato ai propri legali perché facciano pervenire al Giudice le loro osservazioni, riconfermando la piena competenza del CCNL a definire i soggetti titolari delle relazioni sindacali.



Quello che non si riesce a comprendere – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché la stessa normativa del 2018, oggi ancora in vigore, è stata interpretata in quel periodo dalla stessa UIL Scuola in un modo e oggi deve essere applicata in modalità completamente opposte. Quando si parla di coerenza si deve anche mostrare nei fatti. Ricordo che l’Anief è stata l'unica al tavolo contrattuale a chiedere, invano, le modifiche delle regole pattizie sottoscritte in passato e difese in Aran durante le trattative dalla stessa UIL Scuola. A questo punto, vedremo in sede di sentenza entro la prossima estate se il tribunale con la costituzione di tutte le parti coinvolte confermerà il provvedimento che in passato ha escluso la stessa Anief”.




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di LA REDAZIONE




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