"Crescere senza paura": Parlare di violenza significa anche interrogarsi sulle emozioni, sul senso di appartenenza. Il CNDDU sulla campagna regionale rivolta alle scuole del Veneto
- La Redazione

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“Crescere senza paura” punta a coinvolgere attivamente gli studenti, rendendoli protagonisti di una cultura del rispetto e del coraggio civile...

Avvio di una campagna regionale rivolta alle scuole del Veneto che affronti in modo profondo e continuativo il tema della violenza giovanile, andando oltre la logica dell’emergenza e della sola repressione. “Crescere senza paura” nasce dalla consapevolezza che la scuola rappresenta il luogo privilegiato in cui intercettare il disagio, prevenire la deriva della sopraffazione e restituire ai giovani strumenti culturali ed emotivi per abitare responsabilmente la comunità.
Gli episodi di violenza, bullismo ed estorsione che coinvolgono sempre più spesso adolescenti e giovanissimi non sono soltanto fatti di cronaca, ma segnali di una frattura educativa e sociale che interpella l’intera comunità. Colpisce in particolare la dimensione di gruppo, l’uso della paura come linguaggio di potere e la scelta deliberata di vittime più fragili. È proprio su questi meccanismi che la scuola può e deve intervenire, educando al rispetto della dignità umana, al riconoscimento dell’altro e alla gestione non violenta dei conflitti. La campagna intende promuovere, all’interno delle scuole secondarie di primo e secondo grado, percorsi di riflessione e confronto sui diritti umani, sulla legalità democratica e sulla responsabilità personale e collettiva.
Parlare di violenza significa anche interrogarsi sulle emozioni, sul senso di appartenenza, sul bisogno di riconoscimento che spesso viene deviato in comportamenti aggressivi e distruttivi. Educare ai diritti umani vuol dire allora offrire agli studenti un linguaggio alternativo alla prevaricazione, capace di trasformare il conflitto in occasione di crescita e non in esercizio di dominio.
“Crescere senza paura” punta a coinvolgere attivamente gli studenti, rendendoli protagonisti di una cultura del rispetto e del coraggio civile.
Dare voce alle vittime, rompere il silenzio dell’omertà, riconoscere il valore della segnalazione e della solidarietà sono passaggi fondamentali per contrastare la normalizzazione della violenza. Allo stesso tempo, la campagna non rinuncia a una visione educativa inclusiva, che sappia parlare anche a chi ha sbagliato, offrendo percorsi di responsabilizzazione, consapevolezza e possibile riparazione del danno.
Un elemento centrale dell’iniziativa è la costruzione di un’alleanza educativa tra scuola, famiglie, istituzioni e territorio. La prevenzione della violenza giovanile non può essere delegata a un solo attore, ma richiede una rete capace di ascoltare, intervenire precocemente e accompagnare i giovani prima che il disagio si cristallizzi in comportamenti penalmente rilevanti.
In questo senso, la collaborazione con esperti, operatori sociali e rappresentanti delle istituzioni rafforza il ruolo della scuola come presidio di cittadinanza attiva.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ritiene che sicurezza e diritti non siano termini contrapposti, ma dimensioni inseparabili di una società democratica. La vera sicurezza nasce dall’educazione, dalla fiducia e dalla capacità di riconoscersi reciprocamente come persone titolari di diritti e doveri. “Crescere senza paura” vuole essere un messaggio chiaro e condiviso: la forza non risiede nella violenza, ma nel rispetto; la libertà non si afferma con l’intimidazione, ma con la responsabilità.
Nell’ambito della campagna, invitiamo i docenti e le scuole a condividere e segnalare le iniziative più meritevoli, i progetti didattici, i laboratori, le esperienze di cittadinanza attiva e le buone pratiche realizzate o in corso di realizzazione, affinché possano essere valorizzate e messe in rete a livello regionale. Le segnalazioni possono essere inviate all’indirizzo coordinamentodirittiumani@gmail.com, indicando l’istituto, un breve titolo dell’iniziativa, i destinatari, la durata e una sintetica descrizione degli obiettivi e delle attività svolte. Educare le nuove generazioni a questi valori significa investire nel futuro del Veneto e del Paese, affinché nessun giovane debba crescere nella paura e nessuna comunità debba rassegnarsi alla violenza come destino inevitabile.
di NATALIA SESSA






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