Tribunale di Venezia, esonero contributivo fino a 3.000 euro riconosciuto anche alle mamme precarie. Anief: “Una vittoria per migliaia di lavoratrici con figli escluse ingiustamente dal beneficio”
- La Redazione

- 9 ott
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"Il Tribunale di Venezia, con sentenza del 7 ottobre 2025, ha disapplicato la norma che limitava l'esonero contributivo alle sole lavoratrici madri assunte a tempo ... "

Con una sentenza del tribunale di Venezia, il giudice disapplica la legge discriminatoria. ANIEF: "Una vittoria per migliaia di lavoratrici con figli escluse ingiustamente dal beneficio"
Il Tribunale di Venezia, con sentenza del 7 ottobre 2025, ha disapplicato la norma che limitava l'esonero contributivo alle sole lavoratrici madri assunte a tempo indeterminato. L'esonero previsto dalla legge di bilancio 2024 per le mamme con due o più figli spetta anche alle docenti precarie. La decisione, in attesa della definitiva della Corte costituzionale, sblocca il diritto al beneficio per migliaia di dipendenti madri escluse a causa del contratto a termine.
La vicenda riguarda una docente con quattro figli che, pur avendone diritto per la composizione del nucleo familiare, si è vista negare l'esonero contributivo del 100% (fino a 3.000 euro annui) per i mesi in cui ha lavorato con contratto a tempo determinato, da gennaio ad agosto 2024. Il beneficio le è stato riconosciuto solo dopo l'immissione in ruolo, avvenuta il 1° settembre 2024.
Il Tribunale ha disapplicato la normativa nazionale, ritenendola in contrasto con la direttiva europea 99/70 sul principio di non discriminazione tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato. Secondo i giudici veneziani, non esistono ragioni obiettive per limitare un sostegno alla maternità alle sole dipendenti di ruolo: le lavoratrici precarie con più figli hanno anzi bisogno dello stesso supporto economico, se non maggiore.
Il Ministero è stato quindi condannato a restituire alla ricorrente le trattenute contributive indebitamente operate nei primi otto mesi del 2024, oltre a rivalutazione e interessi.
"Questa sentenza – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF – rappresenta una svolta per tutte le mamme che, pur avendo due o più figli, sono state escluse dall'esonero contributivo solo perché precarie. È una discriminazione che abbiamo sempre denunciato: la maternità va tutelata a prescindere dal tipo di contratto.
Una madre con figli piccoli che lavora a tempo determinato, spesso con stipendi inferiori e senza continuità, ha bisogno di sostegno quanto e più di una collega di ruolo. Questa sentenza lo riconosce finalmente. ANIEF continuerà a battersi perché questa tutela sia garantita a tutte le lavoratrici madri della scuola."
La decisione potrebbe avere un impatto significativo: secondo le stime, sono diverse migliaia le docenti precarie con più figli che negli ultimi anni hanno lavorato con contratti a termine, prima dell'eventuale immissione in ruolo, e che potrebbero ora richiedere il riconoscimento retroattivo del beneficio.
ANIEF invita tutte le docenti interessate a verificare la propria posizione e a rivolgersi al giovane sindacato per valutare le azioni di tutela.
di LA REDAZIONE
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