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Pensioni: Opzione donna 2026 non sarà prorogata? Chiarimenti sulle nuove proposte.

"Ancora molti i dubbi sulla nuova Riforma delle Pensioni, molte potrebbero essere le novità riguardanti l’anno 2026, in particolar modo Opzione donna potrebbe..."


Ancora molti i dubbi sulla nuova Riforma delle Pensioni, molte potrebbero essere le novità riguardanti l’anno 2026, in particolar modo Opzione donna potrebbe non essere prorogata, nulla è confermato ma le voci che circolano farebbero ipotizzare questo.  Il numero delle adesioni di Opzione donna è drasticamente calato a seguito dei requisiti rigidi e stringenti.

Ad oggi, la misura consente alle donne lavoratrici di accedere alla pensione anticipata con 35 anni di contributi versati e 61 anni di età (60 con un figlio, 59 con due o più figli) e che, congiuntamente,  rientrano nelle seguenti categorie: 

  • Caregiver

  • invalide al 74%

  • licenziate

  • Impiegate in aziende in stato di crisi 

La conferma arriva proprio dai dati riportati dall'Inps: nell'anno 2024 le pensioni liquidate che rientravano nella categoria di Opzione donna sono state più di 3.500, mentre, nel 2025 sono state erogate, sempre della medesima categoria, solo 592 pensioni. 

Sulla base dei dati raccolti è altamente probabile che il Governo decida di bloccare questa misura, che oltre ai rigidi requisiti, ha forti penalizzazioni anche sull’assegno.

Ma un’importante novità potrebbe riguardare anche Quota 103, ovvero la riforma pensata per i lavoratori, che consentirebbe a questi ultimi, la pensione anticipata con 62 anni di età e 41 anni di contributi maturati, che potrebbe essere sostituita con Quota 104 flessibile, oppure come suggerisce Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro con l’ anticipo con il TFR. 

Nello specifico di quota 104 flessibile, darebbe la possibilità di anticipo pensionistico, con 62 anni di età e 41 anni di contributi maturati, per tutti coloro che non rientrano nelle “categorie protette”, ovvero: 

  • disoccupati

  • invalidi

  • caregiver

  • lavoratori gravosi

Inoltre resta ancora da chiarire il possibile aumento dei requisiti per la pensione di vecchiaia e quella anticipata ordinaria. Se il Governo non dovesse intervenire in tempo, nel 2027 l’età pensionabile salirà a 67 anni e 3 mesi, mentre i requisiti per la pensione anticipata saliranno a 43 anni e 1 mese per gli uomini e 42 anni e 1 mese per le donne. In merito a tutte le argomentazioni trattate siamo in attesa di ulteriori riscontri da parte del Governo.




di LA REDAZIONE



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