Decreto Scuola Convertito in LEGGE: ecco tutte le NOVITÁ in materia di RECLUTAMENTO DOCENTI, RIORDINO ISTITUTI TECNICI, CARTA DOCENTE, SCUOLE PARITARIE, EDILIZIA SCOLASTICA e tante ALTRE MISURE
- La Redazione
- 4 giu
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È stato convertito in Legge con il voto di fiducia il DL 45/2025 concernente “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure...

È stato convertito in Legge con il voto di fiducia il DL 45/2025 concernente “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del PNRR e per l’avvio dell’a.s. 2025/2026”
Riportiamo di seguito la sintesi delle principali misure che riguardano il settore scuola e università.
Le misure per il settore Scuola
RECLUTAMENTO DOCENTI
Il provvedimento stabilisce l’integrazione delle graduatorie dei concorsi PNRR con i candidati risultati idonei, nella misura del 30% dei posti messi a concorso, e la costituzione di elenchi regionali degli idonei delle procedure concorsuali bandite dal 2020, da utilizzare per le assunzioni a partire dal 2026/27, seguendo il criterio cronologico, in caso di esaurimento delle graduatorie dei vincitori.
Prevede inoltre la proroga al 31/12/25 delle assunzioni per i docenti inseriti in graduatorie concorsuali che verranno pubblicate dopo il 1° settembre 2025 ed entro il 10 dicembre 2025, nonché l’obbligo, per tutti i docenti individuati per l’immissione in ruolo, di comunicare l’accettazione della sede entro 5 giorni dall’assegnazione, pena la decadenza dall’incarico conferito.
Tra le novità sopravvenute durante l’iter parlamentare, da segnalare la costituzione di graduatorie ad esaurimento per gli idonei dei concorsi di educazione motoria per la scuola primaria e dello straordinario 2020; questa ultima verrà utilizzata nei limiti delle facoltà assunzionali residuali rispetto alle immissioni in ruolo necessarie al raggiungimento degli obiettivi previsti dal PNRR e, in subordine, alle assunzioni degli idonei del concorso ordinario.
I vincitori che, in virtù della proroga delle assunzioni, verranno individuati dalle graduatorie pubblicate entro il 10 dicembre 2025, qualora conseguano l’abilitazione entro il 31 dicembre 2025, potranno essere assunti a decorrere dalla data di conseguimento della suddetta abilitazione e sostenere l’anno di prova.
RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI
La revisione dell’assetto ordinamentale degli istituti tecnici, disposta dall’art. 26 del dl 144/2022, convertito in legge 175/2022, che rinviava all’emanazione di uno o più regolamenti attuativi, ha avuto un primo avvio con il dl 208/2024, seguito dalle prime indicazioni per l’a.s. 2025/2026 contenute nel DM 269 del 31 dicembre 2024.
Ora l’art. 1 del dl 45 porta a compimento la riforma attraverso l’inserimento, dopo l’art. 26 del dl 144/2022, dell’art. 26-bis che regola le successive fasi attuative della riforma dell’Istruzione tecnica indicata dal PNRR (Riforma 1.1 degli istituti tecnici – Missione 4 – Componente 1 del PNRR) attraverso:
la definizione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente contenuto nell’Allegato 2-bis
la definizione del curricolo dei percorsi di istruzione tecnica contenuto nell'Allegato 2-ter,
la definizione del monte ore delle singole aree nelle Tabelle 1, 2 e 3 dell’Allegato 2-ter
L’art. 26-bis dispone inoltre che la riforma verrà introdotta a regime dall'a.s. 2026/2027 per le classi prime e si completerà nell’a.s. 2030/2031 con le classi quinte e che, a partire dal medesimo a.s. 2026/2027, gli istituti tecnici rilasceranno, a domanda degli studenti interessati, la certificazione delle competenze progressivamente acquisite ai diversi livelli intermedi sulla base di un modello di "certificato di competenze" contenuto nell’Allegato 2-quater.
La riforma degli istituti tecnici sarà infine definita in un apposito regolamento adottato su proposta del Ministro dell'istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e acquisito il parere della Conferenza unificata.
CARTA DEL DOCENTE
Si introduce la possibilità di utilizzare la Carta docente anche per l’acquisto di prodotti dell'editoria audiovisiva. Si stabilisce inoltre che, a decorrere dall'anno scolastico 2025/2026, i criteri e le modalità di assegnazione della Carta nonché l'importo nominale della stessa siano definiti da un apposito decreto e che i soggetti presso i quali la Carta viene utilizzata dovranno trasmettere la fattura entro 90 giorni dalla data di validazione dei relativi buoni, a pena di decadenza dal diritto al rimborso.
Pur estendendo la possibilità di impiego della carta docente, di fatto dal prossimo anno se ne prospetta la riduzione dell’importo in quanto l’inserimento nella platea dei beneficiari dei docenti con supplenza annuale, a cui numerose pronunce giudiziarie hanno riconosciuto il diritto alla fruizione della carta, non è stato accompagnato da un incremento dei finanziamenti complessivi previsti per questa misura ma dal taglio dell’importo (attualmente di 500 euro) sulla base del numero dei docenti -di ruolo e non- che ne potranno fruire.
SCUOLE PARITARIE
Il provvedimento stabilisce che dall’a.s. 2025/2026 non potrà essere autorizzata l'attivazione di più di una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studi già funzionante in una scuola paritaria. L'attivazione della classe collaterale sarà inoltre subordinata all’ autorizzazione dell'Ufficio scolastico regionale, previa motivata richiesta del soggetto gestore, da presentare entro il 31 luglio precedente all'anno scolastico di riferimento. Si prevede inoltre che saranno rafforzati i controlli sugli esami di idoneità, prevedendo che, in caso di salto di due anni, la commissione sia presieduta da un dirigente scolastico esterno. Si estende infine anche alle scuole paritarie l’obbligo del protocollo informatico, promuovendone la digitalizzazione e la trasparenza amministrativa.
MOBILITÀ STRAORDINARIA DIRIGENTI SCOLASTICI
La norma estende anche all’a.s. 2025/2026 la disposizione che lo scorso anno aveva innalzato la percentuale della mobilità interregionale al 100% dei posti disponibili in ciascuna regione, fatto salvo il contingente dei posti del concorso ordinario, corrispondente al 60% dei posti vacanti e disponibili in ciascuna regione. Si prevede inoltre che i posti sottratti lo scorso anno al contingente del concorso ordinario e assegnati alla mobilità in aggiunta a quelli spettanti, perché non si erano concluse in tempo utile le procedure concorsuali, debbano essere reintegrati nel contingente regionale del concorso in occasione delle immissioni in ruolo degli anni scolastici successivi.
INCREMENTO UNA TANTUM FUN DIRIGENTI SCOLASTICI
La norma prevede che, esclusivamente per l’a.s. 2025/26, il Fondo Unico Nazionale dei dirigenti scolastici (FUN) sia incrementato di 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026. Le risorse necessarie all’incremento derivano da una riduzione del fondo per la valorizzazione del sistema scolastico istituito dalla legge di Bilancio 2025 (122 milioni di euro per il 2025, 189 milioni per il 2026 e 75 milioni a partire dal 2027).
Si tratta di un incremento lordo stato che per l’85% confluisce nei fondi per la retribuzione di posizione dei dirigenti - utilizzato per finanziare la retribuzione di posizione fissa (uguale per tutti i dirigenti), quella variabile (collegata alle fasce di complessità) e le reggenze - e, per il 15%, in quelli per il risultato collegato dall’a.s. 2024/2025 all’esito della procedura di valutazione.
Tenuto conto dell’imprevedibilità dei costi complessivi delle reggenze temporanee, da disporre per assenze del dirigente scolastico titolare pari o superiori a 30 gg, lo stanziamento consente di consolidare il FUN ed evitare il rischio di incapienza della quota riservata alla retribuzione di posizione.
RECLUTAMENTO DI FUNZIONARI DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO
La norma prevede che la procedura di reclutamento dei 101 funzionari da destinare agli USR, prevista dalla legge di Bilancio 2025 e inizialmente articolata su base nazionale, venga svolta su base regionale e sia affidata al FORMEZ con apposita convenzione, tenuto conto del consistente numero di domande di partecipazione ipotizzato (superiore a 50.000) e della tipologia della prova (prova unica e contestuale in tutto il territorio nazionale). Tale modifica comporta un consistente aumento dei costi per lo svolgimento del concorso, dagli iniziali 200.000 euro previsti nella legge di Bilancio 2025 a 1.620.000 euro per l’anno 2025 a cui si provvede con una corrispondente riduzione del Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche.
FORMAZIONE DOCENTI PREVENZIONE TOSSICODIPENDENZE E DISAGIO GIOVANILE
La norma destina al Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’anno 2025 1 milione di euro dal Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di definire percorsi di formazione e informazione destinati ai docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado statali e finalizzati alla prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, delle dipendenze comportamentali e del disagio giovanile.
EDILIZIA SCOLASTICA
Si dispone che, per realizzare interventi urgenti di messa in sicurezza degli edifici scolastici pubblici, il Fondo unico per l’edilizia scolastica istituito nel bilancio di previsione del MIM venga incrementato per ciascuno degli anni 2025 e 2026 di 10 milioni di euro derivanti dal programma Fondi da riserva del MEF. Con apposito decreto del MIM, da emanare entro 30 gg dalla data di approvazione della legge di conversione, siano individuate le attività in materia di edilizia scolastica finanziate dal Ministero che dovranno essere oggetto di controlli a campione.
FORNITURA LIBRI DI TESTO A FAVORE DEGLI ALUNNI IN OBBLIGO SCOLASTICO
Incrementato di 1 milione di euro, per l’anno 2025 e di 3 milioni per ciascuno degli anni 2026 e 2027 lo stanziamento per riconoscere la gratuità o semi gratuità dei libri di testo agli alunni che assolvono l’obbligo in possesso dei requisiti richiesti.
FILIERA FORMATIVA TECNOLOGICO- PROFESSIONALE
Viene istituita la figura di un dirigente amministrativo da collocare presso la nuova struttura tecnica istituita da Valditara per la promozione della filiera tecnologica professionale. I costi per l’istituzione di questa nuova figura (a regime 145.512 euro) vengono posti a carico del fondo dedicato al personale della scuola che conseguentemente risulta ulteriormente decurtato.
Le misure per il settore Università
ARTICOLO 1-bis Misure per la piena efficacia della riforma 1.5 della Missione 4, Componente 1, del PNRR – Nuove modalità di conferimento di incarichi di ricerca a tempo determinato
La norma introduce due ulteriori figure precarie apportando modifiche alle L. 240/2010, legge Gelmini: incarichi post doc (Art. 22-bis, comma 1) e incarichi di ricerca ( Art. 22-ter, comma 1)
Gli incarichi post doc sono contratti a tempo determinato finanziabili sia su fondi interni che su fondi esterni, hanno durata una minima di un anno e massima di tre e sono finalizzati non solo allo svolgimento di attività di ricerca, ma anche di collaborazione alle attività didattiche e di terza missione. L’incarico post doc, a differenza dell’assegno di ricerca, dovrebbe configurarsi come rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato, come d’altronde il contratto di ricerca. A differenza del contratto di ricerca e al pari dell’RTD-A prevede didattica e terza missione.
Gli incarichi di ricerca, destinati a laureati da non più di sei anni, si sovrappongono agli assegni di ricerca ai quali è stata solo cambiata la denominazione; si tratta di incarichi che hanno un trattamento economico minimo, non prevedono ritenute IRPEF, IRAP e, in ambito previdenziale fanno riferimento alla gestione separata. L’indennità è inoltre stabilita con decreto del Ministro e l’incarico di ricerca non dà accesso a diritti in ordine all'accesso ai ruoli delle istituzioni.
di VALENTINA TROPEA
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Mobilità Docenti 2025/2026: ecco TUTTI I BOLLETTINI PROVINCIALI PUBBLICATI (COMPLETO). L’elenco di coloro che hanno ottenuto il trasferimento o il passaggio dove viene pubblicato?
Con riferimento al divieto ministeriale di uso del cellulare a lezione anche (finalmente !) per le Superiori... interessante l'istanza sposata nell'articolo del più classico veltroniano "...ma anche...". Della serie: "l'imbrattamento fatto dai graffitari sui finestrini dei mezzi ferroviari è vero che impedisce ai viaggiatori la visione esterna MA è ANCHE una forma d'arte". Idem per l'uso dei cellulari in classe: distraggono i discenti MA ANCHE sviluppano le loro capacità. Spero che si tratti soltanto di una doverosa polemica di parte (politica) e non invece di un appello al ripensamento !