INDIRE sostegno, i corsi non partono: il MIM delude le aspettative di triennalisti e specializzati all'estero, ancora fuori dalla prima fascia e lontani dal ruolo
- La Redazione
- 14 giu
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 15 giu
INDIRE doveva guidare la rivoluzione della formazione sul sostegno, ma i corsi sono fermi. Le università italiane rischiano di diventare una semplice stampella pur avendo il potenziale di specializzare 52.000 docenti. Tra ritardi e critiche, la frattura tra MIM, INDIRE e atenei si fa evidente.

Nel maggio 2024, il ministro Valditara annunciava una svolta epocale: una “rivoluzione del sostegno” per formare 85.000 docenti già in servizio ma senza specializzazione, con percorsi rapidi da 30 CFU, tutti online. Ma la vera notizia era un’altra: a occuparsi della formazione non sarebbero state le università, come da tradizione, bensì INDIRE, l’ente di ricerca del Ministero. ( LEGGI LA NOTIZIA E GUARDA IL VIDEO, CLICCA QUI )
Una mossa pensata per scavalcare l’apparente immobilismo accademico e rispondere all’urgenza. Ma oggi, a metà giugno 2025, quella rivoluzione è ancora ferma. I corsi non sono partiti, le critiche si moltiplicano, e il malcontento dilaga.
INDIRE: da scelta strategica a nodo critico
Nel frattempo, i numeri parlano chiaro. Il IX ciclo del TFA Sostegno (2023/24) ha autorizzato 32.317 posti, con percorsi in presenza, tirocini e standard rigorosi. Corsi complessi, strutturati, ben lontani dalla semplificazione online prevista per i triennalisti e gli specializzati all'estero con esperienza di un anno.
Alla luce di questi dati, è evidente: le università italiane sarebbero perfettamente in grado di specializzare 52.000 docenti anche senza il coinvolgimento di INDIRE. Un coinvolgimento che avrebbe potuto avere senso se i numeri fossero rimasti quelli annunciati nel maggio 2024, quando si parlava di 85.000 unità. Ma oggi la situazione è cambiata. E ciò che più fa discutere è che molti docenti non possono nemmeno scegliere: i posti sono stati ripartiti quasi a metà tra INDIRE e gli atenei, limitando di fatto la libertà di accesso e orientamento alla formazione. Si parla di numero chiuso, per la secondaria di secondo grado alle università sono stati assegnati 1800 posti, il nulla.
Ecco allora il paradosso: mentre si esaltava la “svolta” affidata a INDIRE, le università rischiano oggi di diventare una semplice stampella. Un supporto tecnico-operativo a una struttura esterna al mondo accademico dove si ragiona in CFU.
Se l’università può fare a meno di INDIRE, è INDIRE a non poter fare a meno delle università.
Il mondo accademico che storce il naso
È proprio questo impianto che fa storcere il naso alle università. Il professor Fabio Bocci, proprio per rispondere a suo tempo alle affermazioni del ministro Valditara, lo ha detto chiaramente: le università italiane hanno formato centinaia di migliaia di docenti di sostegno negli ultimi anni. Le università, culla della cultura, hanno esperienza, strumenti, competenze. E soprattutto, hanno risposto sempre con tempestività.
Ancora più duro il giudizio del professor Dario Ianes, che ha messo in discussione non solo l’efficacia dei corsi in se in quanto interamente online, ma anche la legittimità culturale dell’affidamento a INDIRE, affermando a suo tempo in un’intervista rilasciata ad Orizzontescuola: "Ho tanto rispetto per INDIRE, ma non si è mai occupato nel dettaglio di formazione a livello universitario su questi temi, per cui la ritengo una specie di scorciatoia per metter in campo un altro soggetto..." Una bocciatura senza appello.
La rivolta delle università, corsi al via oppure si aprirà un tavolo tecnico?
Così, le università si preparano a reagire. Non accettano di essere relegate a comparse. Rivendicano il loro ruolo e se non ci saranno utili aggiornamenti potrebbero chiedere l’apertura di un tavolo tecnico per tornare protagoniste nella formazione sul sostegno. La rivoluzione promessa è diventata un caso aperto. E il tempo stringe.
di Catia Piemontese
Decreto Scuola Convertito in LEGGE: ecco tutte le NOVITÁ in materia di RECLUTAMENTO DOCENTI, RIORDINO ISTITUTI TECNICI, CARTA DOCENTE, SCUOLE PARITARIE, EDILIZIA SCOLASTICA e tante ALTRE MISURE
Stipendi NOIPA GIUGNO 2025, PAGAMENTI ed EMISSIONI URGENTI e SPECIALI: ecco tutte le DATE utili per gli ACCREDITI
Mobilità ATA 2025/2026, pubblicazione dei BOLLETTINI provinciali. Dove è possibile verificare gli esiti? (In aggiornamento)
Comments