Schettini: “Influenza, bere la spremuta d’arance velocemente per assimilare tutta la vitamina C? È una questione di fisica”
- La Redazione

- 54 minuti fa
- Tempo di lettura: 2 min
"In questo periodo dell’anno la spremuta d’arancia può essere un vero e proprio toccasana, inoltre, è possibile rendere questo momento ancora più piacevole trasformandolo in un rituale..."

In questo periodo dell’anno iniziano a far capolino le prime influenze, raffreddori e malanni di stagione. Prima di assumere farmaci la maggior parte delle persone cerca di rimediare con i tradizionali metodi “della nonna”, ad esempio, tra le cure casalinghe più diffuse abbiamo la spremuta d’arancia. Ricca di vitamina C e sali minerali aiuta a mantenere in forze il nostro sistema immunitario.
Ma è vero che va bevuta in maniera quasi istantanea per non perdere tutte le sue proprietà? A tal proposito interviene Vincenzo Schettini, noto professore di fisica, che ci spiega cosa accade, da un punto di vista scientifico, quando prepariamo la spremuta d’arancia e soprattutto se è vero che occorre berla così velocemente. Queste le sue parole: “La vitamina C contenuta all'interno della spremuta d'arancia tende a ossidarsi, ovvero a cedere elettroni. L'ossigeno presente nell'aria praticamente fa l'opposto, cioè tende a ridursi, ovvero, tradotto acquisisce elettroni, questa migrazione di elettroni trasforma la molecola di vitamina C”.
Questo processo di trasformazione farebbe perdere alla vitamina C quindi tutte le sue proprietà, ma è qui che entra in gioco la fisica che “ci dice che la velocità con cui questo processo avviene dipende da un sacco di fattori”.
Tra i fattori che influenzano maggiormente la degradazione delle proprietà della spremuta d’arancia abbiamo: “le temperature, la superficie di contatto tra la spremuta e l'aria, la quantità di vitamina C contenuta nel succo, la quantità di ossigeno contenuta nell'aria, la tipologia di luce che colpisce la spremuta” . Come possiamo ben vedere abbiamo molteplici cause ma non occorre preoccuparsi di bere in fretta la spremuta perché, afferma Schettini: “Nelle tipiche condizioni di aria, temperatura, luce che abbiamo in casa questo processo avviene così lentamente che praticamente la quantità di vitamina C rimane invariata”.
In conclusione, in questo periodo dell’anno la spremuta d’arancia può essere un vero e proprio toccasana, inoltre, è possibile rendere questo momento ancora più piacevole trasformandolo in un rituale, per prendersi cura di sé, del proprio corpo, proteggersi dal freddo e partire ancora più carichi in queste fredde giornate d’inverno.
di NATALIA SESSA






.jpg)





















%20(2).jpg)
.jpg)

















Commenti