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Pensioni Novembre 2025: PAGAMENTI IN ARRIVO. Chi riceverà gli AUMENTI? Come consultare il proprio CEDOLINO? Ecco come cambiano gli importi a causa delle trattenute e dei conguagli

Pensioni Novembre 2025: i pensionati che ritirano in contanti la propria pensione dovranno rispettare il calendario predisposto in base alle...

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Il pagamento delle pensioni per il mese di Novembre 2025 slitta a lunedì 3 novembre sia per chi riceve l’accredito su conto corrente bancario, sia per chi ritira l’assegno presso gli uffici postali, proprio perché Sabato 1° novembre è la festa di Ognissanti.

L'accredito viene quindi posticipato al primo giorno utile visto che banche e poste saranno chiuse.


CALENDARIO DEI PAGAMENTI

I pensionati che ritirano in contanti la propria pensione dovranno rispettare il calendario predisposto in base alle lettere iniziali dei cognomi:

  • A - B: lunedì 3 novembre  

  • C - D: martedì 4 novembre

  • E - K: mercoledì 5 novembre

  • L - O: giovedì 6 novembre

  • P - R: venerdì 7 novembre

  • S - Z: sabato 8 novembre (solo la mattina)


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COME CONSULTARE IL PROPRIO CEDOLINO?

Il cedolino della pensione di Novembre 2025 sarà disponibile online sul sito dell’INPS.

Evidenziamo che il cedolino della pensione è il documento che consente ai pensionati di verificare l'importo erogato ogni mese dall'INPS e, in caso di eventuali variazioni, di conoscerne le ragioni.

Ogni mese, dunque, i pensionati possono consultare e scaricare il proprio cedolino di pensione accedendo all'area riservata MyINPS sul sito dell'INPS mediante le proprie credenziali SPID, Carta di identità elettronica (CIE), Carta nazionale dei servizi (CNS).


Spieghiamo in modo semplice e chiaro di quante parti è composto il cedolino e come consultarlo.

In primo luogo sarà opportuno verificare una serie di informazioni generali relative:

  1. al numero di rata della prestazione in pagamento (indicato in alto), vale a dire al mese ed anno al quale si riferisce il cedolino di pensione, con data di valuta e importo in pagamento;

  2. ai propri dati anagrafici (nome, cognome) e Codice Fiscale;

  3. al beneficiario;

  4. alla modalità di pagamento (ad, es. tramite conto corrente bancario o postale);

  5. all’ Ufficio pagatore disposto dall’INPS (ad es. le coordinate del c.c. bancario, ecc.);

  6. allo stato di pagamento (ossia, se effettuato o meno) e alla data della valuta (ossia, da quando l’importo è di fatto “disponibile” sul proprio conto corrente);

  7. alla Categoria della pensione e al numero della Prestazione


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Segue il riquadro “DESCRIZIONE” delle voci rilevanti del cedolino, che sono:

  1. la pensione mensile lorda;

  2. il contributo fisso EX-ONPI (un’imposta fissa, pari a 0,01 euro, ossia 1 cent., a favore dell’Opera Nazionale Pensionati d’Italia, da anni soppressa);

  3. le trattenute IRPEF mensili in base alle aliquote in vigore;

  4. le trattenute addizionali IRPEF regionali a debito del pensionato, relative all’anno precedente. Esse sono effettuate in 11 rate, a partire dal rateo di gennaio e fino al rateo di novembre;

  5. le trattenute addizionali IRPEF comunali a debito del pensionato, relative all’anno precedente. Esse sono effettuate in 11 rate, a partire dal rateo di gennaio e fino al rateo di novembre;

  6. l’acconto dell’Addizionale IRPEF comunale, trattenuto da marzo a novembre dell’anno in corso. Si tratta del 30% di acconto di tale imposta locale;

  7. l’eventuale contributo associativo sindacale;

  8. l’importo netto della pensione, ossia l’importo della pensione messo in pagamento dall’INPS a cui sono state applicate le trattenute e le detrazioni fiscali ed eventuali conguagli;


In fondo al cedolino è, infine, riportato:

  1. l’importo lordo dell’IRPEF dovuta;

  2. le detrazioni di imposta applicate (ad, es., da lavoro, per nucleo familiare o per reddito).

ECCO GLI AUMENTI GRAZIE ALLA RIVALUTAZIONE AUTOMATICA DELLE PENSIONI

Si ricordi inoltre che, come ogni anno, al 1° Novembre trova applicazione la perequazione automatica: le pensioni, infatti, verranno adeguate all'inflazione.

Nel 2025 le pensioni beneficeranno di un aumento dell’0,8 % rispetto al valore base, in virtù di quanto stabilito dal decreto del 15 novembre 2024, al fine di tutelare il potere d’acquisto dei pensionati.

A tal proposito occorre evidenziare che riceverà l'intero incremento chi percepisce una pensione minima mentre chi ha redditi più elevati potrebbe subire un aumento più modesto e soggetto, in alcune occasioni, a riduzione parziale.


COME CAMBIERANNO GLI IMPORTI A CAUSA DELLE TRATTENUTE E DEI CONGUAGLI?

Non dimentichiamo però che il ciclo delle trattenute fiscali per l’anno 2024 (IRPEF, addizionali regionali/comunali) si completerà proprio con la mensilità di novembre.

Nell'ipotesi in cui si fosse generato un debito fiscale non interamente recuperato con le trattenute dei mesi precedenti, allora il recupero verrà completato entro novembre.

Con la pensione di novembre terminerà anche il recupero dei bonus una tantum da 200 e da 150 euro (erogati nel 2022-2023), nel caso in cui siano stati giudicati indebiti. Le trattenute realizzate mensilmente, generalmente da 50 euro, termineranno con questa rata.

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di VALENTINA TROPEA




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