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MATURITÀ: SCENA MUTA? PIETRO RIFIUTA IL VOTO SEGUENDO IL CONSIGLIO DI SCHETTINI

Per tutti i sorrisi che ci sono stati sottratti, Ministro, io le chiedo di ridurre il mio voto attribuito al termine dell’esame di stato a 60/100…”

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Le polemiche attorno agli esami di maturità continuano ancora senza tregua. Si è parlato molto di Gianmaria, di Maddalena e molti altri studenti che si sono rifiutati di eseguire l’esame orale di maturità. Abbiamo sentito l’opinione degli esperti a riguardo, da Crepet a Novara, poi ancora Schettini. Ed è proprio di quest’ultimo che Pietro sembra aver preso spunto per il suo esame di maturità.

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Il professor Schettini in una recente intervista ha dichiarato:Al posto vostro avrei fatto un orale da urlo dimostrando la mia preparazione e al momento del punteggio avrei detto: ‘Ho dimostrato la mia preparazione, ho dimostrato chi sono, quanto io ci tenga, però rifiuto il punteggio dell’orale. Lo rifiuto per protesta (CLICCA QUI)’ . Ed è proprio in questo modo che Pietro, studente 19enne di un liceo Romano, ha deciso di condurre il suo esame orale di maturità. Ha discusso gli argomenti, con una preparazione tale che ha consentito alla commissione di attribuirgli un ottimo voto, 83/100.

Ma lasciando tutti senza parole, Pietro ha chiesto ufficialmente al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, la riduzione del voto a 60. Così ha giustificato il 19enne la sua decisione: “Per tutte le lacrime versate, per tutte le crisi nervose avute, per tutte le prese in giro, le critiche subite a causa di un sistema scolastico alienante e cieco, per tutti i sorrisi che ci sono stati sottratti, Ministro, io le chiedo di ridurre il mio voto attribuito al termine dell’esame di stato a 60/100”. Gianmaria, Pietro, Maddalena…sono quindi i fautori di un primo e vero cambiamento nei sistemi di valutazione degli esami di maturità?

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Per rispondere a questa domanda dovremo attendere il prossimo anno, ma che un cambiamento è necessario in tutto questo ne è convinto anche il pedagogista Novara che criticando i sistemi di valutazione ormai obsoleti ha dichiarato: “È molto positivo che siano gli studenti stessi a mettere in discussione un sistema ormai arcaico e non più al passo coi tempi”, la sua proposta: “Serve una scuola senza voti numerici, capace di valutare il percorso e non solo la performance”(CLICCA QUI). Una cosa è certa, gli esami di maturità 2025 stanno per concludersi, e mai come quest'anno hanno suscitato così tante critiche e polemiche tra genitori, studenti ed esperti. Servivano i ragazzi della Gen Z per rivoluzionare questi metodi arcaici? Coloro che non hanno paura di far sentire la propria voce, che non hanno timore di rivolgersi direttamente alle autorità ? 

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di NATALIA SESSA

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