top of page

MATURITÀ: LANCIO DI UOVA ALLA VICEPRESIDE, SCENE MUTE E PROTESTE, CREPET DIREBBE "QUALCOSA È ANDATO STORTO". È DAVVERO QUESTA LA SCUOLA CHE VOGLIAMO?

Episodi clamorosi alla fine dell’anno scolastico: aggressioni, proteste simboliche e mancanza di rispetto. Un segnale preoccupante per il futuro dell’educazione.

ree
ree

Dopo tante situazioni sorprendenti che, in queste settimane, hanno riguardato il mondo scolastico, è arrivato il momento di fare il punto della situazione. La scuola ha subito un grande cambiamento, purtroppo non positivo. Non esiste più l’autorevolezza che prima la contraddistingueva: la scuola ha perso rigore, rispetto e stima.

ree

Gli studenti che la frequentano non hanno più contezza di ciò che si dovrebbe fare; sembra che si trovino a relazionarsi con dei pari, anche quando devono confrontarsi con un docente, un professore o addirittura con un preside.

Il primo episodio che ci viene in mente, parlando della chiusura dell’anno scolastico 2025, è certamente quello che ha visto protagonista una vicepreside colpita da un uovo mentre lavorava nel suo ufficio, in un istituto del Livornese. Sempre nella stessa città, una docente è scivolata su residui di cibo lanciati in precedenza dagli studenti per festeggiare la fine dell’anno scolastico.

 

ree

Passiamo ora a raccontare invece le vicende che hanno visto come protagonisti gli studenti durante i loro esami di maturità: 

ree

Lo scenario come possiamo ben capire non è dei migliori, dov'è finita l’educazione, il rispetto ed anche il timore verso figure così autorevoli come gli insegnanti ?

Se esiste una via d’uscita da quanto sta accadendo nel mondo scolastico, la troviamo forse nelle parole di Paolo Crepet, esperto di sociologia e psichiatria, da anni attento osservatore dei cambiamenti della nostra società. Proprio riflettendo su queste trasformazioni – che coinvolgono anche la scuola – in un’intervista ha affermato:

"Se tu dici "qualcosa è andato storto" vuol dire che ti sei reso conto dell’errore e che hai una qualche idea per rimediare."

In altre parole, riconoscere un errore non è segno di debolezza, ma di consapevolezza e maturità. È il primo passo per riprendere in mano la situazione, per imparare, e soprattutto per crescere. Solo chi ha il coraggio di guardare con sincerità ai propri sbagli può davvero evolversi.

In conclusione, Crepet ci invita a non vedere l’errore come una condanna, ma come un’occasione di ripartenza: un punto da cui ricostruire, dentro e fuori la scuola. (CLICCA QUI). 

di NATALIA SESSA

Commenti


EDUCAZIONE
E CULTURA

NUOVI BANNER - 2 (2000 × 2160 px) (2).jpg
ID CERT (3).jpg
SUCCESSO 1
AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
SUCCESSO 1
BANNER - NUOVA HOME PAGE

GPS 2024 2026

AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
BANNER - NUOVA HOME PAGE

INVIACI IL TUO COMUNICATO

info@ascuolaoggi.it

ascuolaogginews@gmail.com

A scuola oggi è un portale che tratta notizie su quanto accade nel mondo scuola. Notizie per docenti di ruolo, docenti di sostegno, docenti precari, personale ATA, educatori, genitori e alunni. Inoltre le sezioni dedicate ai membri offrono servizi aggiuntivi: corsi gratuiti e supporto a quanti richiedono informazioni.

bottom of page