Decreto scuola, il Ministro vuole affossare il confronto sulle GPS ( FLC CGIL )
- La Redazione
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"Di fatto il ministro Valditara rinvia il confronto sul nuovo Regolamento delle supplenze, che avrebbe dovuto essere definito entro il ... "

Il decreto-legge n. 127 del 9 settembre 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Tra le misure contenute nella norma, che reca “Misure urgenti per la riforma dell'esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell'anno scolastico 2025/2026” la proroga fino al 2028 dello strumento dell’Ordinanza Ministeriale per la gestione delle Graduatorie Provinciali delle Supplenze (GPS).
Di fatto il ministro Valditara rinvia il confronto sul nuovo Regolamento delle supplenze, che avrebbe dovuto essere definito entro il 2026, in vista dell’aggiornamento delle graduatorie, e di fatto prova ad affossare il confronto su tutti quei temi critici che come sindacato abbiamo posto al tavolo.
In primis la FLC CGIL ha chiesto con forza di affrontare il problema dei tanti supplenti scavalcati nelle nomine e considerati rinunciatari per cause connesse alla procedura informatizzata di assegnazione degli incarichi a tempo determinato. Troppi posti disponibili vengono infatti inseriti solo nel secondo o nel terzo turno di nomina, con conseguente penalizzazione di chi ricopre le posizioni più alte nelle graduatorie. Per questo la FLC CGIL chiede il ripescaggio dei docenti saltati e considerati rinunciatari per problemi non riconducibili a una erronea compilazione della domanda, ma alle poche disponibilità inserite a sistema.
C’è l’esigenza di equiparare i punteggi assegnati alle abilitazioni di docenti e ITP nelle graduatorie di sostegno, laddove gli ITP a parità di titolo vengono penalizzati. Nell’ambito degli Insegnanti Tecnico Pratici la FLC CGIL ha sollecitato da tempo il Ministero a definire una volta per tutte i nuovi titoli di accesso al profilo, in modo da garantire in tempi congrui il quadro dei titoli necessari per partecipare ai futuri concorsi e accedere alle graduatorie.
La FLC è determinata ad affrontare il tema del mercato dei titoli telematici che vengono proposti come metodo per “scalare le graduatorie”, fanno arricchire i soggetti privati che erogano questi percorsi formativi e svuotano le tasche dei precari, per i quali la formazione dovrebbe costituire un diritto accessibile in forma gratuita. Oltretutto questi percorsi di formazione dovrebbero avere una funzione culturale e professionalizzante, mentre spesso la qualità della proposta formativa è scarsa e il costo è alto. Ovviamente le ricadute negative di questo mercimonio investono anche gli studenti e la scuola nel suo complesso.
Da affrontare il nodo della valutazione adeguata dei diversi titoli di accesso, a partire da quei percorsi abilitanti o di specializzazione di nuova istituzione, che dovranno essere valutati in modo proporzionato ed equo rispetto ai percorsi formativi già esistenti e previsti a regime.
Infine rimane una grave criticità, che, a latere dei temi connessi alle GPS e all’Ordinanza Ministeriale, la FLC CGIL pone con forza: i ritardi nei pagamenti degli stipendi dei supplenti brevi.
Migliaia di lavoratori precari, il cui datore di lavoro è lo stato, e nello specifico il ministero dell’Istruzione ogni anno è costretto per mesi a vivere in condizioni limite della sopravvivenza dal punto di vista dell’accesso al reddito. Questa è una circostanza inaccettabile, che il Ministro Valditara ha millantato di avere risolto e che invece si ripropone ogni anno in tua gravità. Su tutti questi temi la FLC CGIL chiederà conto al Ministro e non accetterà il rinvio del confronto sul Regolamento come sotterfugio per scavalcare le tante criticità che questo stesso governo ha contribuito a creare o ad acuire.
di LA REDAZIONE
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