STOP AI LIMITI D'ACCESSO PER ABILITARSI E SPECIALIZZARSI, Immissioni in ruolo da GPS, ASSUNZIONE DI TUTTI GLI IDONEI DEI CONCORSI: queste alcune delle PROPOSTE ANIEF sul DDL 545 in esame in Senato
- La Redazione

- 2 ott
- Tempo di lettura: 5 min
"È necessario che il personale precario della scuola possa essere abilitato e specializzato, che non vi siano quindi limiti di numero per l’abilitazione all’insegnamento e per la specializzazione.."

“Finalmente arriva in Parlamento un disegno di legge, il DDL n. 545, utile a risolvere la questione del precariato scolastico: con questo testo si recupera, infatti, il doppio canale di reclutamento, cioè le assunzioni da graduatorie GPS, che sono state pensate per le supplenze e che si possono usare anche per le immissioni in ruolo, ovviamente formando il personale che vi è collocato”. Lo dice Daniela Rosano, segretaria generale Anief, al termine dell’audizione tenuta ieri nella VII Commissione del Senato sulla proposta di legge n. 545 che ha come prima firma quella della senatrice Carmela Bucalo.
In un intervento video, Rosano ha aggiunto che “è anche necessario che il personale precario della scuola possa essere abilitato e specializzato, che non vi siano quindi limiti di numero per l’abilitazione all’insegnamento e per la specializzazione su sostegno. Poi è necessario recuperare, assumendoli, tutti gli idonei dei concorsi, in questo caso dei concorsi PNRR, che al momento coprono soltanto il 30% dei posti banditi. E poi ancora è necessario recuperare la mobilità intercompartimentale, oltre che mobilità interna alla scuola rendendola possibile sul 100% dei posti, quindi con una deroga agli stessi trasferimenti”, conclude la sindacalista.
LA POSIZIONE ANIEF
Anief ricorda che la continua violazione delle norme europee in tema di contratti a termine nella scuola italiana da parte del legislatore nazionale ha, peraltro, costretto la Commissione Europea a denunciare l’Italia in CGUE, con pesanti sanzioni all’orizzonte. Il nostro sindacato, l’Anief, ha giocato e continua a giocare un ruolo centrale nella denuncia della carta sociale europea al CESD. Per tutte queste ragioni Anief chiede un iter veloce e il più possibile condiviso di questa proposta di legge da approvare entro fine legislatura per programmare le immissioni in ruolo dall’a.s. 2026/2027.
In merito all’articolato, si segnala la necessità di far partire il nuovo sistema di reclutamento dopo le ultime assunzioni del PNRR per rispettare gli accordi con la UE; prevedere un sistema di formazione integrato con INDIRE per la formazione del personale sprovvisto di abilitazione o di specializzazione assunto da seconda fascia dalle GPS; adeguare l’organico di fatto all’organico di diritto, su posti senza titolare, inclusi quelli in deroga per più anni assegnati alle scuole per il sostegno; inserire nelle graduatorie di merito tutti gli idonei dei concorsi precedenti trasformandole ad esaurimento; riconoscere il servizio prestato dal personale confermato nei ruoli che ha superato l’anno di prova ancorché assunto con riserva da concorso o GAE; prevedere un sistema a regime duale di formazione attraverso INDIRE e ATENEI per triennalisti su sostegno, specializzati estero, giovani laureati; promuovere una mobilità straordinaria del personale sul 100% dei posti vacanti, con la possibilità di trasferimenti intercompartimentali; aggiornare annualmente le graduatorie per le supplenze e riconoscere il punteggio anche agli ITP.
LA MEMORIA ANIEF
Al termine dell’audizione, il giovane sindacato, guidato dal presidente nazionale, Marcello Pacifico, ha consegnato alla Commissione di Palazzo Madama una memoria prodotta dall’Ufficio legislativo Anief specifica sulle “Disposizioni in materia di formazione e reclutamento degli insegnanti”. Qui di seguito, si inserisce la memoria consegnata:
DISEGNO DI LEGGE d’iniziativa dei senatori
BUCALO, IANNONE, ZEDDA, SPINELLI, AMBROGIO e PETRENGA
comunicato alla presidenza l’8 febbraio 2023
AS 545
Relazione
La proposta di legge in esame vuole e può introdurre misure atte a prevenire l’abuso dei contratti a termine come ci chiede l’Europa (direttiva 70/99), superare l’alto tasso di precarietà della scuola italiana (25%) e ristabilire un doppio canale di reclutamento che permetta di assumere in ruolo sia giovani laureati idonei dei concorsi sia migliaia di supplenti, dopo la riforma concordata dal precedente Governo del PNRR.
Da quando, infatti, è stato negato l’inserimento degli abilitati nelle GAE (2012) nel cosiddetto doppio canale di reclutamento, nonostante la sentenza della CGUE Mascolo (2014), della Cassazione e della Consulta (2016), il legislatore ha fatto schizzare del 200% il tasso di precarietà con ben 12 procedure concorsuali ordinarie, riservate, straordinarie nell’ultimo decennio.
Questo tasso di precarietà influisce sulla didattica e sulla continuità didattica che non può essere episodicamente realizzata attraverso la conferma da parte delle famiglie dei supplenti per diversi anni. La continuità didattica si persegue con i ruoli e non con contratti pluriennali o vincoli ai trasferimenti.
La proposta oggi in esame, presentata a inizio legislatura e accantonata per la realizzazione dei concorsi previsti dalla riforma del PNRR oggi in scadenza, dimostra la volontà di dare una concreta e adeguata risposta alla piega della precarietà della scuola italiana, peraltro, in linea di principio con altre proposte di legge presentate nelle legislature precedenti anche in questa commissione. Oggi, le famiglie, gli insegnanti si aspettano non più intenti ma fatti.
Al momento, la riforma del reclutamento introdotta dal PNRR ha obbligato ad assumere in via preferenziale, per via concorsuale il 30% degli idonei dei concorsi dalle graduatorie di merito e i restanti da elenchi aggiuntivi regionali dal prossimo anno, quando non sarà più possibile assumere su posti di sostegno dalla prima fascia delle GPS. Attualmente gli idonei del concorso straordinario bis sono esclusi dal reclutamento come i precari inseriti nelle graduatorie per le supplenze.
La continua violazione delle norme europee in tema di contratti a termine nella scuola italiana da parte del legislatore nazionale ha, peraltro, costretto la Commissione Europea a denunciare l’Italia in CGUE, con pesanti sanzioni all’orizzonte. Il nostro sindacato, l’Anief, ha giocato e continua a giocare un ruolo centrale nella denuncia della carta sociale europea al CESD.
Per tutte queste ragioni vi chiediamo un iter veloce e il più possibile condiviso di questa proposta di legge da approvare entro fine legislatura per programmare le immissioni in ruolo dall’a.s. 2026/2027.
In merito all’articolato si segnala la necessità di
far partire il nuovo sistema di reclutamento dopo le ultime assunzioni del PNRR per rispettare gli accordi con la UE
prevedere un sistema di formazione integrato con INDIRE per la formazione del personale sprovvisto di abilitazione o di specializzazione assunto da seconda fascia dalle GPS
adeguare l’organico di fatto all’organico di diritto, su posti senza titolare, inclusi quelli in deroga per più anni assegnati alle scuole per il sostegno
inserire nelle graduatorie di merito tutti gli idonei dei concorsi precedenti trasformandole ad esaurimento
riconoscere il servizio prestato dal personale confermato nei ruoli che ha superato l’anno di prova ancorché assunto con riserva da concorso o GAE
prevedere un sistema a regime duale di formazione attraverso INDIRE e ATENEI per triennalisti su sostegno, specializzati estero, giovani laureati
promuovere una mobilità straordinaria del personale sul 100% dei posti vacanti, con la possibilità di trasferimenti intercompartimentali
aggiornare annualmente le graduatorie per le supplenze e riconoscere il punteggio anche agli ITP
di VALENTINA TROPEA
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