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Rinnovo contratto, Anief presenta i punti: aumento stipendi, buoni pasto, parità di trattamento economica-giuridica del personale precario e di ruolo

"Sul rinnovo del contratto 2022-2024 del personale di Istruzione, Università e Ricerca l’intenzione delle parti è trovare un’intesa: a questo scopo, la prossima ... "


Sul rinnovo del contratto 2022-2024 del personale di Istruzione, Università e Ricerca l’intenzione delle parti è trovare un’intesa: a questo scopo, la prossima settimana i sindacati rappresentativi torneranno all’Aran per proseguire una trattativa che stenta a decollare e che ad oggi lascia privi di contratto oltre 1 milione e 300 mila lavoratori.


Durante il confronto, previsto per mercoledì 16 luglio alle ore 11 presso l’Aran, il sindacato Anief tornerà a chiedere di includere nel contratto collettivo nazionale di lavoro una serie di punti che ritiene imprescindibili per il buon esito della trattativa.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, anticipa oggi i contenuti del confronto: “A metà luglio – dice il sindacalista autonomo - torneremo a chiedere alla parte pubblica delle risposte rispetto alle risorse già stanziate che porterebbero ad un importante aumento degli stipendi e all’introduzione dei buoni pasto anche per il personale di Istruzione e Ricerca, la cui gestione andrebbe rimessa alle fasi di contrattazione integrativa.


Ribadiremo all’Aran che per non è fondamentale contrattualizzare la parità di trattamento economica e giuridica tra personale precario e di ruolo, poiché le direttive dell’Unione europea parlano chiaro e l’Italia non può più sottrarsi a questa esigenza che porrebbe fine – conclude Pacifico - a decenni di ingiuste discriminazioni professionali”.


LE RICHIESTE ANIEF

Il sindacato Anief insiste sui buoni pasto da assegnare anche al personale del settore Istruzione, ancora di più dopo che ai dipendenti delle Funzioni Centrali sono stati concessi anche in regime di smart working.


Fra le novità da introdurre nel Ccnl 2022-2024, Anief ritiene che i tempi siano maturi per ricondurre alla contrattazione alcune materie oggetto di confronto come i criteri di ripartizione delle risorse del fondo per le posizioni economiche di cui all’art. 79, a livello di istituzione scolastica, ma anche i criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all’interno, come pure quelli per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento e quelli per il conferimento degli incarichi al personale ATA. Anche sulla mobilità, Anief ritiene che debba essere inclusa nell’alveo della contrattazione, senza più intromissioni normative che continuano a penalizzare il diritto alla famiglia.


Secondo il giovane sindacato Anief, assegnare i buoni pasto al personale della Scuola rappresenterebbe un ‘ristoro’ importante: anche perché confrontando l’Italia con Francia, Germania e Spagna emerge che il nostro Paese registra stipendi più bassi a parità di costo della vita. Secondo gli economisti, nel 2023 il reddito netto medio di un single senza figli nell’Unione Europea è stato pari a 27.500 PPS, mentre in Italia si è fermato a 24.000 PPS, segnando un divario del 15% rispetto alla media europea. Di fatto, assistiamo in Italia ad un ampio scarto tra stipendi e spese quotidiane, che portano ad una condizione di scarso potere d’acquisto, perché i salari risultano meno competitivi rispetto ai prezzi di beni e servizi. Sotto accusa anche il livello di tassazione. Secondo il dossier, infatti, in Italia un aumento dello stipendio lordo può persino tradursi in una riduzione del reddito netto, evidenziando il peso del sistema fiscale sulla capacità di spesa dei dipendenti di Istruzione e Ricerca.


Tra le richieste che l’Anief continuerà a portare avanti all’Aran c’è sicuramente anche l’istituzione di un fondo per la formazione continua, destinato ad esempio alla costituzione del middle management, e di quello per la continuità del servizio scolastico e didattico, che potrebbe finanziare l’indennità di trasferta. Come crediamo sia giunto il momento di rimettere alla contrattazione integrativa parte del fondo Mof ai buoni pasto, come già avvenuto nel precedente Ccnl per la formazione, di utilizzare i risparmi derivanti dal dimensionamento scolastico per rafforzare le indennità dei Dsga. Oltre che di impiegare le economie generate dalle ex progressioni economiche per migliorare le retribuzioni del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Fondamentale, sempre per il giovane sindacato, è rintrodurre il primo gradone stipendiale, la cui cancellazione è stata anche dichiarata illegittima il 7 marzo scorso dalla Suprema Corte di Cassazione.



Per quanto attiene alla sezione Ricerca, Anief ribadisce che preliminarmente occorre quantificare le risorse ancora da distribuire (5% dell’incremento contrattuale 19/21). Come pure c’è la necessità di introdurre in contrattazione i criteri per le progressioni dì livello articolo 54 differenziandolo dalle progressioni economiche art 53. Infine, Anief ritiene importante esplicitare che tutto il personale degli EPR sia compreso tra i destinatari del lavoro a distanza e di inserire in contrattazione i criteri per le procedure di attuazione dell’art. 15 del Ccnl.


di LA REDAZIONE



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