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Personale scolastico all’estero, al via la trattativa per il rinnovo del contratto: le richieste Anief presentate all’Aran

"Si è svolto oggi, 24 luglio 2025, presso l’ARAN, il primo incontro dedicato al personale scolastico in servizio all’estero, nell’ambito del rinnovo del... "

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Si è svolto oggi, 24 luglio 2025, presso l’ARAN, il primo incontro dedicato al personale scolastico in servizio all’estero, nell’ambito del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Istruzione e Ricerca 2022/2024. Per Anief erano presenti il capo Dipartimento Estero, prof. Salvatore Fina e i segretari generali, prof. Stefano Cavallini e prof.ssa Daniela Rosano.


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L’ordine del giorno è stato apprezzato dal sindacato: “Dopo 18 anni si torna a parlare di estero nel contratto nazionale compartimento scuola e istruzione, questo è certamente il primo riscontro di un maggiore interesse verso tale settore della diplomazia culturale, fortemente voluto da Anief”, ha dichiarato il responsabile esteri, prof. Salvatore Fina, che  ha espresso soddisfazione per il ritorno del tema nel CCNL, dopo quasi quattro lustri dall’ultima disciplina contrattuale risalente al 2007, poi quasi cancellata del tutto dal D.lgs. 64/2017.


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“È importante che nel nuovo CCNL 2022-24 trovino ora spazio per norme dedicate ai nostri professionisti della Conoscenza che rappresentano la scuola italiana all’estero. Alcune nostre richieste avanzate negli incontri precedenti sono già state accolte. Ora chiediamo di lavorare insieme per cogliere pienamente questa opportunità. Anief rivendica con orgoglio il proprio ruolo da protagonista”, ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.

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Anief ha chiesto di riportare l’intera materia del servizio all’estero all’interno del CCNL, non andando in contrasto con i riferimenti a normativi. Di seguito, le proposte di Anief per una disciplina contrattuale equa:

  • criteri di selezione e requisiti di accesso al servizio all’estero;

  • durata dell’incarico e possibilità di trasferimenti tra sedi estere;

  • mantenimento della sede di titolarità in Italia;

  • diritto all’ISE anche durante la formazione o nei periodi di sospensione delle attività didattiche o previste nel piano annuale della attività;

  • previsione per tutte le sedi della modalità telematica per firmare cessazione e ripresa del servizio;

  • istituzione del FIS anche all’estero, oppure retribuzione per incarichi aggiuntivi (es. coordinatori, responsabili di plesso);

  • regolamentazione dei lettorati con IEA;

  • limite alla frammentazione, quindi evitare spezzoni superiori a 6 ore e contratti locali su intere discipline italiane;

  • revisione del contingente estero (istituzione o soppressione di posti);

  • criteri per l’assegnazione di discipline al personale locale;

  • distribuzione dei docenti di sostegno e potenziamento (D.lgs. 64/2017);

  • criteri per la composizione delle cattedre e per l’assegnazione dei docenti e dei lettori ai corsi alle università e alle classi;

  • diritto alla ISE per i giorni dedicati alla partecipazione a corsi di aggiornamento e formazione;

  • criteri per l’attribuzione di ore eccedenti e spezzoni in sostituzione dei colleghi assenti.


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Durante l’incontro all’Aran, il sindacato Anief ha ribadito l’urgenza di rafforzare il sistema delle relazioni sindacali, chiedendo: il pieno riconoscimento della contrattazione integrativa anche presso gli Uffici scolastici consolari; regole chiare per la contrattazione, il confronto e l’informativa a livello centrale e periferico.

Il prossimo incontro presso l’Aran, sempre per il rinnovo contrattuale 2022-2024, si terrà il 4 settembre 2025. Anief continuerà a lavorare per garantire tutela, diritti e trasparenza a tutto il personale scolastico in servizio all’estero, riaffermando l’importanza della loro missione nel mondo.


LE TANTE RICHIESTE ANIEF IN VISTA DEL NUOVO CCNL

In vista del rinnovo contrattuale per il comparto Scuola, Università e Ricerca, il sindacato Anief insiste sui buoni pasto da assegnare anche al personale del settore Istruzione, ancora di più dopo che ai dipendenti delle Funzioni Centrali sono stati concessi anche in regime di smart working. Fra le novità da introdurre nel Ccnl 2022-2024, Anief ritiene che i tempi siano maturi per ricondurre alla contrattazione alcune materie oggetto di confronto come i criteri di ripartizione delle risorse del fondo per le posizioni economiche di cui all’art. 79, a livello di istituzione scolastica, ma anche i criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all’interno, come pure quelli per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento e quelli per il conferimento degli incarichi al personale ATA. Anche sulla mobilità, Anief ritiene che debba essere inclusa nell’alveo della contrattazione, senza più intromissioni normative che continuano a penalizzare il diritto alla famiglia.


Secondo il giovane sindacato Anief, assegnare i buoni pasto al personale della Scuola rappresenterebbe un ‘ristoro’ importante: anche perché confrontando l’Italia con Francia, Germania e Spagna emerge che il nostro Paese registra stipendi più bassi a parità di costo della vita. Secondo gli economisti, nel 2023 il reddito netto medio di un single senza figli nell’Unione Europea è stato pari a 27.500 PPS, mentre in Italia si è fermato a 24.000 PPS, segnando un divario del 15% rispetto alla media europea. Di fatto, assistiamo in Italia ad un ampio scarto tra stipendi e spese quotidiane, che portano ad una condizione di scarso potere d’acquisto, perché i salari risultano meno competitivi rispetto ai prezzi di beni e servizi. Sotto accusa anche il livello di tassazione. Secondo il dossier, infatti, in Italia un aumento dello stipendio lordo può persino tradursi in una riduzione del reddito netto, evidenziando il peso del sistema fiscale sulla capacità di spesa dei dipendenti di Istruzione e Ricerca.


Tra le richieste che l’Anief continuerà a portare avanti all’Aran c’è sicuramente anche l’istituzione di un fondo per la formazione continua, destinato ad esempio alla costituzione del middle management, e di quello per la continuità del servizio scolastico e didattico, che potrebbe finanziare l’indennità di trasferta. Come crediamo sia giunto il momento di rimettere alla contrattazione integrativa parte del fondo Mof ai buoni pasto, come già avvenuto nel precedente Ccnl per la formazione, di utilizzare i risparmi derivanti dal dimensionamento scolastico per rafforzare le indennità dei Dsga. Oltre che di impiegare le economie generate dalle ex progressioni economiche per migliorare le retribuzioni del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Fondamentale, sempre per il giovane sindacato, è rintrodurre il primo gradone stipendiale, la cui cancellazione è stata anche dichiarata illegittima il 7 marzo scorso dalla Suprema Corte di Cassazione.


Per quanto attiene alla sezione Ricerca, Anief ribadisce che preliminarmente occorre quantificare le risorse ancora da distribuire (5% dell’incremento contrattuale 19/21). Come pure c’è la necessità di introdurre in contrattazione i criteri per le progressioni dì livello articolo 54 differenziandolo dalle progressioni economiche art 53. Infine, Anief ritiene importante esplicitare che tutto il personale degli EPR sia compreso tra i destinatari del lavoro a distanza e di inserire in contrattazione i criteri per le procedure di attuazione dell’art. 15 del Ccnl.



di LA REDAZIONE



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