Pellai: “Si è campioni anche quando si perde. È così che si cresce, nello sport e nella vita”
- La Redazione

- 20 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Lo psicoterapeuta Alberto Pellai commenta il valore educativo della sconfitta: “I campioni ci insegnano che non conta solo vincere. Il vero campione si costruisce anche nelle cadute”

Il numero 1 al mondo, Jannik Sinner, è riuscito nell'impresa, coronando il suo sogno: è il primo italiano nella storia a vincere Wimbledon grazie ad una prestazione eccellente e degna di nota. Alberto Pellai, medico, psicoterapeuta dell’età evolutiva coglie l'occasione per esprimere il suo pensiero in merito, commentando in tal modo: "Molti pensano che – alla fine - ciò che più conta nello sport sia vincere.
Ma Sinner ci ricorda che si è campioni non solo per come si vince. Ma anche per come si impara a perdere. Lo sport è la migliore metafora della vita. Per diventarne competenti, ci si deve allenare. L’allenamento non ti lascia mai dentro la comfort zone. Ma costantemente ti chiede di metterci tutto l’impegno possibile per rendere strutturato ciò che è ancora in divenire. Sinner forse non sapeva che sarebbe diventato il Sinner campione che abbiamo visto a Wimbledon. Ma non ha mai smesso di usare il tempo della crescita, rendendolo un tempo di “strutturazione”. Ciò che mi colpisce non è la sua tecnica, la sua abilità nel colpire la palla. Ciò che mi lascia senza parole è la forza della sua mente.
Si diventa grandi grazie a ciò che si impara a far accadere nella propria mente. Tutto il resto è conseguenza. Congratulazioni a Sinner e auguri ai nostri figli. Non perché diventino campioni, ma perché diventino capaci di allenare la loro mente."
Alberto Pellai, attraverso le sue parole, esorta i giovanissimi a trarre esempio da Jannik Sinner: il tennista azzurro, infatti, si contraddistingue per la sua incredibile forza di andare avanti, la sua capacità di cadere e rialzarsi, senza mai desistere, trasformando il suo tempo della crescita in un tempo in cui allenare la mentre, in cui dedicarsi ad un processo formativo che permetta di "strutturare" la sua persona, diventando non solo un campione migliore ma soprattutto una persona migliore.
Lo sport, dunque, è la migliore metafora della vita e si è campioni non solo per come si vince ma anche e soprattutto per come si impara a perdere: occorre allenare la propria mente per diventare competenti, è necessario mettersi alla prova, sperimentando le proprie abilità, uscendo dalla comfort zone, perché si diventa grandi giorno dopo giorno, con coraggio e determinazione, non dimenticando mai chi si è veramente, scegliendo di essere delle persone migliori e soprattutto scegliendo di crederci ancora.
di VALENTINA TROPEA






.jpg)




















%20(2).jpg)
.jpg)



















Commenti