IL NEO-LAUREATO LATITANTE TORNA DIETRO LE SBARRE, RITROVATO IN UNA META TURISTICA

"La vicenda ha scosso ingenti polemiche, a partire dalla gestione dei metodi di sorveglianza, dalle indagini è emerso che il giovane avrebbe potuto ricevere benefici penitenziari solo nei prossimi mesi..."

Andrea Cavallari, il detenuto 26enne fuggito subito dopo la sua proclamazione di laurea è stato ritrovato a Barcellona. Gli restavano 4 anni da scontare per la strage di Corinaldo, nella quale sono morte 6 persone. Entrando nel merito della vicenda, il giovane faceva parte di una banda che durante il concerto di “Sfera e Basta” spruzzarono spray urticante con l’intento di derubare il pubblico presente, ma la situazione sfuggì di mano, l’ansia e il panico generato provocarono 6 vittime. (PER APPROFONDIRE CLICCA QUI).

Andrea aveva ottenuto un permesso speciale dal magistrato, per recarsi all’Università di Bologna e discutere la sua tesi in “Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali”, si era presentato puntuale, senza scorta, sotto autorizzazione speciale del magistrato. A seguito della discussione della tesi, insieme ai familiari avevano festeggiato in un ristorante della zona universitaria, per poi allontanarsi con la scusa di raggiungere la sua fidanzata, ma da quel momento del giovane non si è saputo più nulla. La vicenda ha scosso ingenti polemiche, a partire dalla gestione dei metodi di sorveglianza, dalle indagini è emerso che il giovane avrebbe potuto ricevere benefici penitenziari solo nei prossimi mesi. Ora non solo dovrà scontare l’intera pena, ma a questa si aggiunge anche una condanna per evasione che va da 1 a 3 anni di carcere. Inoltre la procura di Bologna ha aperto un fascicolo per favoreggiamento nella fuga e nel viaggio verso la Spagna.  Le forze dell’ordine, dopo un lavoro attento e scrupoloso, hanno trovato Cavallari in strada. Ora le indagini sono concentrate sulla rete di rapporti che ha permesso ad Andrea Cavallari la fuga. 

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di NATALIA SESSA