MUORE A 7 ANNI PER UN FORTE MAL DI TESTA, IL RACCONTO DEL PADRE DELLA PICCOLA ANAELLE
- natalisessa
- 18 lug
- Tempo di lettura: 2 min
“C’è una storia enorme che compare all’improvviso nel cuore e nella mente di un papà quando pronuncia ad un figlio la frase “avanti tutta”, detta per..."

È accaduto a Pordenone, dove la piccola France Anaelle è deceduta a causa di un problema di salute. Viveva con i suoi genitor, il padre Oben Marcel Ghogue di 41 anni, la mamma France Tatiana Demanou di 33 anni, il fratellino di 9 anni e la sorellina di due. Il papà racconta le dinamiche dell’accaduto: “Dopo essere scesa dal lettone, la mamma ha chiesto ad Anaelle di prendere l’acqua per la sorellina e lei che era sempre disponibile lo ha fatto, poi è andata verso il frigorifero perché voleva lo yogurt e ha detto “mamma la testa” ” .
La piccola pare avesse accusato un dolore fortissimo alla testa, la madre l’ha presa subito in braccio e sono stati chiamati i sanitari del 118 che, constatando la gravità di quanto stava accadendo, hanno accompagnato di corsa Anaelle all’Ospedale di Pordenone. Il massaggio cardiaco è durato due ore per riuscire a salvare la piccola, ma la sua situazione era critica per cui i medici hanno deciso di trasferirla all’Ospedale di Udine. Nonostante i molteplici tentativi di rianimarla, per la piccola non c’è stato nulla da fare. Continua il racconto il padre di Anaelle : "Mia figlia è stata accompagnata ad Udine in ambulanza. Sono arrivato subito dopo, i medici mi sono venuti incontro, erano 5 o 6, mi hanno portato in una piccola stanza, avevo capito dagli sguardi che non c’era niente da fare. Hanno fatto di tutto per cercare di salvare la vita a mia figlia, dovevano farle un’operazione, ma le condizioni non lo hanno permesso".
La bambina era nata all’ospedale di Trieste con un problema di salute. Il 25 luglio era prenotato un controllo al Santa Maria degli Angeli e ad agosto al Burlo. Nessuno avrebbe immaginato questo straziante epilogo. La notizia è stata riportata dal “Messaggero”, un dramma per tutta la comunità, la piccola a settembre avrebbe frequentato la classe seconda dell’istituto De Amicis. Le maestre la ricordano come una bambina speciale che aiutava tutti.
di NATALIA SESSA






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