Si laurea ma non torna in carcere: il 26enne scompare dopo la proclamazione. Gli restavano da scontare altri 4 anni
- La Redazione
- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 2 min
“In carcere Andrea sembrava avesse scoperto una nuova vita, aveva intrapreso un percorso di studi in scienze giuridiche con specializzazione in consulente del lavoro..."

Il reato che Andrea Cavallari stava scontando risale a 7 anni fa, lo stesso insieme ad altri componenti di una gang provocarono la morte di 6 persone durante il concerto del noto rapper “Sfera e Basta”. I componenti della banda spruzzarono spray urticante con l’intento di derubare il pubblico presente, ma la situazione sfuggì di mano e l'ansia e il panico generato provocarono 6 vittime , 5 di loro con un’età compresa tra i 14 e i 16 anni.
A fare da cornice a questa strage fu la discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona), il giovane a seguito dell’accaduto fu condannato in via definitiva a 11 anni e 10 mesi. In carcere Andrea sembrava avesse scoperto una nuova vita, aveva intrapreso un percorso di studi in scienze giuridiche con specializzazione in consulente del lavoro e delle relazioni aziendali, che si era concluso giovedì con la proclamazione della sua laurea. Ma qualcosa è andato storto e proprio in questo importante giorno del giovane si sono perse tutte le sue tracce. Al momento sono in corso due procedure preliminari, la prima indaga sulla scomparsa del ragazzo, mentre la seconda indaga sulle modalità di sorveglianza.
Un percorso ammirevole portato avanti sempre con ottimi risultati, tanto che il magistrato decise di concedergli l’autorizzazione per discutere la tesi all’università, accompagnato dalla sua famiglia, senza scorta della polizia penitenziaria. Ma dopo la cerimonia, approfittando di un momento di solitudine con la sua fidanzata, il giovane è scappato via . La vicenda potrebbe provocare seri danni alla condanna di Andrea, ulteriori capi d’imputazione potrebbero aggiungersi a quelli precedenti, oltre alla revoca dei benefici ottenuti in questi anni per buona condotta. La notizia è stata riportata dal “Messaggero”, sulla vicenda continuano ad indagare gli inquirenti.
di NATALIA SESSA