top of page

Docenti contro INDIRE: L’inclusione non si tutela con scorciatoie burocratiche ma con docenti realmente preparati e formati

"I docenti che frequentano i corsi INDIRE non hanno seguito lo stesso percorso di chi ha sostenuto prove di accesso, un anno di formazione in presenza  e ... "

ree

ree

In merito ai 60 mila potenziali precari che si specializzeranno con i percorsi INDIRE, ancora in fase di erogazione quindi non terminati, il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati (CDSS) afferma quanto segue:

ree

1. Parlare di 60mila “specializzati” è una forzatura comunicativa.

I docenti che frequentano i corsi INDIRE non hanno seguito lo stesso percorso di chi ha sostenuto prove di accesso, un anno di formazione in presenza  e tirocinio sia universitario che nelle istituzioni scolastiche, tirocinio valutato da una commissione esaminatrice alla presenza di un membro del Ministero. Abbiamo superato un concorso per accedere a questa formazione, pari, se non superiore per difficoltà, agli ultimi concorsi pnnr. Abbiamo superato prove intermedie in presenza, esercitazioni pratiche, guidati, sul campo, dai migliori formatori. 

Equiparare i due percorsi significa svilire il valore della specializzazione e contraddire quanto stabilito dalla normativa vigente.


ree

2. Il problema della continuità didattica non si risolve con scorciatoie.

La vera continuità si garantisce con una programmazione seria, stabilizzazioni trasparenti e valorizzazione di chi è già specializzato TFA ma oggi resta inspiegabilmente senza incarico.

Molti colleghi ADSS sono tuttora fuori dalle nomine, mentre si autorizzano corsi lampo online che producono nuove migliaia di “attestati”.

3. Una misura che tradisce i precari formati secondo la legge.

Questa misura infila nelle graduatorie del sostegno i cosiddetti “precari storici”, mentre ci sono già migliaia di docenti formati attraverso l’unico percorso valido previsto dal DL 249/2010: il TFA sostegno, riconosciuto come modello di eccellenza anche a livello europeo.

Ignorare il sacrificio e l’impegno di questi lavoratori significa tradire il legittimo affidamento di chi ha scelto la via più seria e rigorosa della formazione universitaria ministeriale.

ree

4. Un danno diretto anche alle famiglie.

Questa politica di risparmio e mala gestione porterà accanto ai loro figli, lavoratori che vantano soltanto esperienza non certificata, con un attestato online che nulla ha a che vedere con la formazione TFA ex DL 249/2010.

La qualità del sostegno si sta abbassando in modo preoccupante, e le famiglie devono mobilitarsi per difendere i diritti allo studio e al successo formativo dei loro figli.

La Legge 104/1992, conquista fondamentale di civiltà, rischia di essere svuotata di senso e valore.

Come CDSS chiediamo con forza il rispetto del DL 249/2010, l’unica cornice normativa che garantisce qualità e professionalità nella formazione per il sostegno.

L’inclusione non si tutela con scorciatoie burocratiche ma con docenti realmente preparati e formati.


Comunicato Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati


ree


di LA REDAZIONE




EDUCAZIONE
E CULTURA

NUOVI BANNER - 2 (2000 × 2160 px) (2).jpg
ID CERT (3).jpg
SUCCESSO 1
AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
SUCCESSO 1
BANNER - NUOVA HOME PAGE

GPS 2024 2026

AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
BANNER - NUOVA HOME PAGE

INVIACI IL TUO COMUNICATO

info@ascuolaoggi.it

ascuolaogginews@gmail.com

A scuola oggi è un portale che tratta notizie su quanto accade nel mondo scuola. Notizie per docenti di ruolo, docenti di sostegno, docenti precari, personale ATA, educatori, genitori e alunni. Inoltre le sezioni dedicate ai membri offrono servizi aggiuntivi: corsi gratuiti e supporto a quanti richiedono informazioni.

bottom of page