Contratto scuola: buoni pasto e il riconoscimento del burnout come patologia invalidante tra i temi caldeggiati da ANIEF
- La Redazione

- 24 lug
- Tempo di lettura: 3 min
"I sindacati rappresentativi del comparto Scuola, Università e Ricerca tornano all’Aran per la quinta volta per condurre la trattativa sul rinnovo del Contratto... "

Oggi, 24 luglio, i sindacati rappresentativi del comparto Scuola, Università e Ricerca tornano all’Aran per la quinta volta per condurre la trattativa sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro 2022-24.
"Come di consueto – dichiara Stefano Cavallini, segretario generale Anief, intervistato dall’agenzia Teleborsa -, porteremo le nostre istanze all’attenzione dell’Anief. Tra i temi centrali, ci sarà l’introduzione del buono pasto nel comparto scuola, che attualmente è l’unico privo di questa misura. Parleremo inoltre della necessità di riconoscere l’indennità di trasferta per chi lavora fuori regione rispetto alla propria residenza".
"Un altro punto fondamentale per noi - continua Cavallini - è l’introduzione di figure di middle management all’interno della scuola”: si tratta di ruoli professionali "essenziali per il buon funzionamento degli istituti, che dovrebbero essere retribuiti con fondi dedicati e non attraverso il FIS" contrattato all’interno degli istituti sulla base di somme limitate e destinati a tantissimi impegni scolastici. "Chiederemo anche il riconoscimento del burnout come malattia invalidante all’interno del comparto scuola, vista la crescente pressione psicofisica a cui è sottoposto il personale scolastico", conclude il sindacalista Anief.
LE TANTE RICHIESTE ANIEF IN VISTA DEL NUOVO CCNL
In vista del rinnovo contrattuale per il comparto Scuola, Università e Ricerca, il sindacato Anief insiste sui buoni pasto da assegnare anche al personale del settore Istruzione, ancora di più dopo che ai dipendenti delle Funzioni Centrali sono stati concessi anche in regime di smart working. Fra le novità da introdurre nel Ccnl 2022-2024, Anief ritiene che i tempi siano maturi per ricondurre alla contrattazione alcune materie oggetto di confronto come i criteri di ripartizione delle risorse del fondo per le posizioni economiche di cui all’art. 79, a livello di istituzione scolastica, ma anche i criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all’interno, come pure quelli per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento e quelli per il conferimento degli incarichi al personale ATA. Anche sulla mobilità, Anief ritiene che debba essere inclusa nell’alveo della contrattazione, senza più intromissioni normative che continuano a penalizzare il diritto alla famiglia.
Secondo il giovane sindacato Anief, assegnare i buoni pasto al personale della Scuola rappresenterebbe un ‘ristoro’ importante: anche perché confrontando l’Italia con Francia, Germania e Spagna emerge che il nostro Paese registra stipendi più bassi a parità di costo della vita. Secondo gli economisti, nel 2023 il reddito netto medio di un single senza figli nell’Unione Europea è stato pari a 27.500 PPS, mentre in Italia si è fermato a 24.000 PPS, segnando un divario del 15% rispetto alla media europea. Di fatto, assistiamo in Italia ad un ampio scarto tra stipendi e spese quotidiane, che portano ad una condizione di scarso potere d’acquisto, perché i salari risultano meno competitivi rispetto ai prezzi di beni e servizi. Sotto accusa anche il livello di tassazione. Secondo il dossier, infatti, in Italia un aumento dello stipendio lordo può persino tradursi in una riduzione del reddito netto, evidenziando il peso del sistema fiscale sulla capacità di spesa dei dipendenti di Istruzione e Ricerca.
Tra le richieste che l’Anief continuerà a portare avanti all’Aran c’è sicuramente anche l’istituzione di un fondo per la formazione continua, destinato ad esempio alla costituzione del middle management, e di quello per la continuità del servizio scolastico e didattico, che potrebbe finanziare l’indennità di trasferta. Come crediamo sia giunto il momento di rimettere alla contrattazione integrativa parte del fondo Mof ai buoni pasto, come già avvenuto nel precedente Ccnl per la formazione, di utilizzare i risparmi derivanti dal dimensionamento scolastico per rafforzare le indennità dei Dsga. Oltre che di impiegare le economie generate dalle ex progressioni economiche per migliorare le retribuzioni del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Fondamentale, sempre per il giovane sindacato, è rintrodurre il primo gradone stipendiale, la cui cancellazione è stata anche dichiarata illegittima il 7 marzo scorso dalla Suprema Corte di Cassazione.
Per quanto attiene alla sezione Ricerca, Anief ribadisce che preliminarmente occorre quantificare le risorse ancora da distribuire (5% dell’incremento contrattuale 19/21). Come pure c’è la necessità di introdurre in contrattazione i criteri per le progressioni dì livello articolo 54 differenziandolo dalle progressioni economiche art 53. Infine, Anief ritiene importante esplicitare che tutto il personale degli EPR sia compreso tra i destinatari del lavoro a distanza e di inserire in contrattazione i criteri per le procedure di attuazione dell’art. 15 del Ccnl.
di LA REDAZIONE
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