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Contratto di lavoro,il 17 aprile all’Aran confronto sulle scuole italiane all’estero chiesto dall’Anief: c’è bisogno di una visione nuova, si lavora su una piattaforma unitaria di rivendicazioni forti

Pacifico: "il sindacato intende portare nelle scuole una visione nuova del sistema delle ISIE, porta competenza, porta soluzioni e proposte..."



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Prosegue il confronto all’Aran sulle sequenze contrattuali relative al nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università sottoscritto lo scorso 18 gennaio: dopo la ripresa degli incontri, due giorni fa, sulle tante criticità sui contratti di ricerca e sulla figura del tecnologo universitario, la prossima settimana le parti si incontreranno di nuovo per discutere sulla “disciplina del rapporto di lavoro del personale delle scuole italiane all’estero”: il 17 aprile, alle ore 11.00, le organizzazioni rappresentative si incontreranno con la parte pubblica.

 

L’incontro, più volte sollecitato dall’Anief, l’ultima volta lo scorso 15 marzo, sarà l’occasione per riproporre vecchie e nuove battaglie del sindacato autonomo, che nell’ultimo periodo hanno trovato conferma durante le assemblee sindacali tenute nelle scuole di Addis Abeba, Istanbul e Atene: oggi stesso si è svolta un’ulteriore assemblea sindacale in orario di servizio con il personale scolastico in servizio nelle circoscrizioni consolari di Charleroi e Bruxelles.



Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “il sindacato intende portare nelle scuole una visione nuova del sistema delle ISIE, porta competenza, porta soluzioni e proposte. Vogliamo rappresentare una risorsa nuova a disposizione dei docenti che sono in servizio all’estero e che vogliono andare a prestare servizio all’estero. Registriamo molto interesse nei confronti del nostro modo di fare sindacato che non mira a trasferire nelle aule dei tribunali i tanti problemi che invece possono essere risolti con il confronto serrato con le autorità diplomatiche, consolari e con i dirigenti scolastici”.

 

I temi più importanti per i quali il sindacato intende battersi sono il sistema delle relazioni sindacali, la durata del servizio all’estero e periodo di servizio in Italia tra primo e secondo mandato, supplenze nella scuola primaria, attuazione dell’autonomia scolastica all’estero con istituzione del Fis, mobilità professionale verso le istituzioni scolastiche all’estero, fruizione del diritto alla formazione, orari e ore eccedenti, permessi retribuiti, trattenuta della indennità integrativa speciale (Iis) dallo stipendio metropolitano”.


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“La sequenza contrattuale estero voluta con determinazione dal giovane sindacato - afferma Salvatore Fina, capo dipartimento Anief Esteri - è un’occasione irripetibile per riportare nell’alveo della contrattazione le materie sottratte ad essa dal famigerato D.lgs 13 aprile 2017 n° 64. Anief è impegnata da anni a cercare di modificare le storture generate da questo D.lgs, abbiamo presentato emendamenti, incontrato membri del governo, sollecitato i dirigenti del MAECI, abbiamo lavorato sottotraccia per arrivare a questo risultato. Oggi finalmente abbiamo l’occasione giusta. Stiamo lavorando, assieme alle altre organizzazioni sindacali, ad elaborare una piattaforma unitaria di rivendicazioni forti per riportare chiarezza e trasparenza, migliorare il funzionamento del sistema, eliminare le disparità e restituire i diritti sottratti ai professionisti della scuola che svolgono il loro servizio fuori Italia”.



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