Crepet: "Chiediti sempre se ne vale la pena. Non svendere emozioni a chi spegne il tuo valore: scegli relazioni che accendono la tua luce, nutrono dignità e fanno crescere davvero"
- La Redazione

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Crepet ci ricorda che scegliere chi ci merita è il primo passo per ritrovare noi stessi e dare valore alla nostra luce interiore...

Nelle giornate frenetiche che viviamo, piene di corse, notifiche e abitudini ripetute, finiamo spesso per perdere di vista un aspetto essenziale: le persone di cui ci circondiamo influenzano profondamente la qualità della nostra vita. Le loro parole, i loro silenzi, i loro modi di fare possono trasmetterci energia oppure semplicemente togliercela senza neppure accorgercene.
Molti prediligono relazioni o frequentazioni instabili che non fanno crescere, forse per paura di restare soli o per l’illusione che tutto, prima o poi, cambierà. Si accettano giustificazioni, si interpretano comportamenti, si normalizzano assenze. Una dinamica più diffusa di quanto immaginiamo che Paolo Crepet invita a guardare con onestà.
Secondo lo psichiatra è necessario chiedersi sempre “se ne vale la pena. Di aspettare, comprendere, giustificare i comportamenti, capire i silenzi”. Crepet invita a non nascondersi dietro spiegazioni accomodanti: ci sono limiti oltre i quali si smette di voler bene all’altro e si inizia a ferire se stessi.
In tale prospettiva il suo messaggio appare ancora più nitido e cristallino: “Chiediti fino a che punto sei disposto ad accettare tutto ciò. E non c’entra il bene, l’amore che gli vuoi. È che tutto ha un limite! Hai bisogno di qualcuno che meriti ciò che hai dentro, perché ci sono ricchezze che non vanno svendute. Emozioni che non possono essere negate. Hai bisogno di chi aggiunge, non di chi toglie!”
Sono parole che non lasciano spazio ad ambiguità: non tutte le persone possono camminare al nostro fianco e circondarsi di chi ci spegne significa impoverirsi lentamente.
Crepet ricorda anche che molti continuano a dare, dare e ancora dare in relazioni che non restituiscono nulla: “Quando dai, ma non è mai abbastanza, cambia direzione. Probabilmente stai dando troppo a chi non merita tanto. Allora ti devi perdonare, hai cercato affetto da chi non lo sapeva dare.”
Dunque è importante smettere di colpevolizzarsi e riconoscere che anche la generosità ha un limite.
A sostegno della sua tesi, lo psichiatra richiama un pensiero di Jung: “Non rimpiango le persone che ho perso con il tempo, ma rimpiango il tempo che ho perso con certe persone, perché le persone non mi appartenevano, gli anni sì.”
Un monito importante, perché ciò che davvero non torna più indietro è il tempo speso male. Per questo scegliere chi ci accompagna non è egoismo, ma responsabilità. Le relazioni giuste non tolgono, aggiungono; non oscurano, illuminano; non feriscono, fanno crescere.
E Crepet lo sintetizza nelle ultime battute della sua disamina: “Non si sceglie di avere una persona accanto per peggiorare la propria vita, ma per migliorarla.”
Per te, lettore che ci segui: quali persone, nella tua vita, hanno acceso la tua luce invece di spegnerla? Hai mai dovuto scegliere di allontanarti da qualcuno per proteggere il tuo valore e la tua dignità emotiva?
Scorri in basso e raccontaci la tua esperienza, anche in anonimato. Condividere può aiutare altri lettori a riconoscere relazioni sane e fare un passo in più verso una vita più autentica e luminosa.
di VALENTINA TROPEA






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