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Carta Docente ai PRECARI, il giudice del lavoro a Velletri bacchetta il MIM ed accoglie il ricorso ANIEF: 1.000 euro ad un supplente che ha lavorato per due anni senza vedersi assegnare il bonus

Sulla Carta del docente negata ai precari anche a Velletri, in provincia di Roma, il giudice del lavoro bacchetta il Ministero dell’Istruzione e premia...

Sulla Carta del docente negata ai precari anche a Velletri, in provincia di Roma, il giudice del lavoro bacchetta il Ministero dell’Istruzione e premia la caparbietà dei legali Anief scesi in difesa di un supplente che per due anni, tra il 2022 e il 2024, ha lavorato a tempo determinato senza vedersi assegnare il bonus per l’aggiornamento professionale: al termine dell’esame del contesto e del ricorso, il giudice ha infatti deciso di destinare i 1.000 euro spiegando che non averlo fatto è un palese errore legislativo.

 

Il giudice del tribunale di Velletri ha ricordato che “sulla questione si è di recente pronunciata la Corte di Giustizia UE che, con ordinanza del 18 maggio 2022, resa nella causa C-450/21, ha statuito che l’art. 1 comma 121 legge 107/2015, nella parte in cui non attribuisce il bonus di € 500,00 al personale a termine, contrasta con clausola 4 dell’accordo quadro CE, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato (recepito con la direttiva 1999/70/CE), nei seguenti termini: “La clausola 4, punto 1, dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, che figura nell’allegato della direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, deve essere interpretata nel senso che essa osta a una normativa nazionale che riserva al solo personale docente a tempo indeterminato del Ministero dell’istruzione, e non al personale docente a tempo determinato di tale Ministero, il beneficio di un vantaggio finanziario dell’importo di EUR 500 all’anno, concesso al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, mediante una carta elettronica”.


Sempre nella sentenza di Velletri è stato quindi specificato che “la Suprema Corte con sentenza 4 ottobre 2023 n. 29961 ha affermato che: La Carta Docente di cui all’art. 1, comma 121, L. 107/2015 spetta ai docenti non di ruolo che ricevano incarichi annuali fino al 31.8, ai sensi dell’art. 4, comma 1, L. n. 124 del 1999 o incarichi per docenza fino al termine delle attività di didattiche, ovverosia fino al 30.6, ai sensi dell’art. 4, comma secondo, della L. n. 124 del 1999”. Ne consegue, conclude il giudice, che “alla luce dei principi richiamati, ritenuta l’illegittimità dell’art. 3 d.p.c.m. 28 novembre 2016, deve dichiararsi il diritto di Giuseppe Senatore al beneficio previsto dall’art. 1, comma 121, della legge n. 107/2015 (“Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente delle istituzioni scolastiche”), per gli aa.ss. 2022/2023 e 2023/2024, per la somma complessiva di € 1.000,00, oltre interessi (Cass. 27 ottobre 2023 n. 29961)”.


In merito alla card del docente per l’aggiornamento da 500 euro l’anno, secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, Corte di Giustizia Europea e Suprema Corte di Cassazione hanno evidenziato la mancanza di equiparazione del personale precario a quello di ruolo: è possibile quindi fare richieste di cifre interessanti - fino a 3.500 euro complessivi più interessi maturati – attraverso la presentazione del ricorso gratuito con Anief. Sempre tenendo presente che se si attende troppo tempo si rischia di far scattare i termini per la presentazione del ricorso e cadere nella prescrizione”.


LE CONCLUSIONI DELLA SENTENZA DEL TRIBUNALE DEL LAVORO DI VELLETRI

P.Q.M.

disattesa ogni diversa istanza, eccezione o deduzione,

in accoglimento del ricorso, disapplicato l’art. 3 d.p.c.m. 28 novembre 2016, nella parte in

cui esclude i docenti non di ruolo dal beneficio, dichiara il diritto di XXXX XXXXX di usufruire

della Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo per gli anni

scolastici 2022/2023 e 2023/2024;

per l’effetto, condanna il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in persona del

rappresentante pro tempore, ad attivare la Carta elettronica del docente in favore di Giuseppe

Senatore per l’importo complessivo di € 1.000,00, oltre interessi;

condanna il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in persona del legale rappresentante pro

tempore, al pagamento in favore di XXXXX XXXXX dei compensi di lite, liquidati in € 258,00,

oltre spese generali, Iva e Cpa come per legge, da distrarsi in favore dei procuratori antistatari.

Velletri, 19 giugno 2025

Il giudice


Per ulteriori informazioni sul ricorso gratuito con Anief cliccare qui.




di VALENTINA TROPEA



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