Buste paga 2026 più alte? Fino a 800 euro di detassazione trattamenti accessori PA, “Fringe benefit maggiorati”, “no tax area”...Scopri gli effetti delle manovre dal 1° Gennaio

"Grazie alle nuove misure confermate  nei documenti della riforma fiscale 2026 e della Legge di Bilancio 2026 dal 1° Gennaio 2026, assisteremo ad un vero e proprio cambiamento nello scenario delle retribuzioni. Entriamo nel dettaglio... "

Aiuti, sgravi e crediti d’imposta tutto quello che permetterà un incremento delle buste paga del 2026. Grazie alle nuove misure confermate  nei documenti della riforma fiscale 2026 e della Legge di Bilancio 2026 dal 1° Gennaio 2026, assisteremo ad un vero e proprio cambiamento nello scenario delle retribuzioni.

Entriamo nel dettaglio per scoprire di quali Bonus stiamo parlando e chi potrà beneficiarne: 

Taglio Irpef

Del taglio Irpef si parla ormai da un po’ di tempo, si tratta di una misura che riguarda da vicino il “ceto medio”. La modifica è stata effettuata sull’aliquota Irpef che è stata ridotta dal 35% al 33% con un risparmio diretto sulle imposte. Questa riduzione interesserà i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro annui. Tutti i lavoratori rientranti nella categoria di redditi sopra elencati  riceveranno il rimborso direttamente in busta paga previo invio del modello 730 dell’anno scorso. 

Bonus mamme in busta paga 

Si tratta di un’agevolazione che riguarda da vicino le madri lavoratrici. L’aiuto pensato per loro è quello di esonerarle dai versamenti dei contributi. La misura può essere attuata sia da lavoratrici del settore pubblico o privato, nel dettaglio  per le dipendenti del settore privato a favore dei contributi previdenziali da versare in caso di invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS), oppure il contributo FAP per le dipendente delle Pubbliche Amministrazioni. Lo stato si fa carico della quota contributiva pari al 9,19%. In modo che le lavoratrici abbiano uno stipendio più elevato. 

Quoziente famiglia 

Il quoziente famiglia è una misura che entrerà in vigore da Gennaio 2026. Riguarda da vicino famiglie con redditi superiori a 75.000 euro, permette di ampliare il pacchetto delle detrazioni fiscali calcolando i figli a carico o in presenza di disabilità. In questo modo le famiglie potranno beneficiare di un minore carico fiscale e più reddito netto. A tal proposito ricordiamo che sono state confermate per il 2026 le detrazioni per chi ha figli a carico e altri bonus relativi al modello 730 che era già attivi nel 2025. 

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Bonus Giorgetti 

Come per il Taglio Irpef anche il Bonus Giorgetti è stato ampiamente discusso nei mesi scorsi. È una misura che riguarda i lavoratori che pur avendo maturato i requisiti per l’età pensionabile decidono di restare nel mondo del lavoro, questo meccanismo consentirà loro di poter beneficiare dell’esonero dei contributi che, in condizioni normali, sarebbe a loro carico. Questi contributi non vengono versati allo Stato ma saranno aggiunti direttamente in busta paga. I lavoratori interessati dovranno aver maturato entro il 31 Dicembre 2025 o il 31 Dicembre 2026 i requisiti per la pensione anticipata flessibile o ordinaria. 

Bonus lavoratori turismo 

Il Bonus per i lavoratori del settore turistico è confermato fino al 30 settembre 2026. In particolare coloro i quali sono impiegati in attività come : bar, ristoranti, hotel e stabilimenti termali, riceveranno un trattamento integrativo del 15% delle retribuzioni lordo. È un bonus che si trasforma in guadagno netto in busta paga. L’intento della misura è quello di sostenere i redditi medio-bassi del settore turistico, aumentare e accrescere il potere d’acquisto degli stipendi ed è riservata per chi nel 2025 avrà percepito meno di 40.000 euro annui. 

Taglio del cuneo fiscale 

Confermato anche il taglio del cuneo fiscale questo permetterà di ridurre il peso dei contributi a carico di lavoratore e imprese. L’intento della misura è quello di andare a ridurre la differenza tra costo del lavoro pagato dall’impresa e netto in busta paga del singolo lavoratore ciò porterebbe ad un incremento del reddito netto, garantendo maggiori risorse e di conseguenza maggiore potere d’acquisto dei lavoratori. 

Detassazione trattamenti accessori PA

Dal nuovo anno per i dipendenti non dirigenti della Pubblica Amministrazione sono previsti indennità e compensi fissi fino a 800 euro, saranno soggetti a un’imposta sostitutiva del 15% molto più bassa rispetto alle aliquote ordinarie. Il reddito è fissato fino a 50.000 euro annui, l’incremento sarà visibile direttamente sullo stipendio  grazie alla riduzione fiscale sugli importi accessori.

Premi produttività detassati

La misura prevede un’imposta sostitutiva ridotta all’1% entro il limite di 5.000 euro che si protrarrà dal 2026 a tutto il 2027. I dipendenti in questo modo riceveranno quasi per intero il premio spettante senza che questo venga “mangiato” dalle imposte ordinarie. 

Esenzione tasse per dipendenti fino a 8500 euro

La famosa “no tax area” è stata confermata per il 2026, riguarda da vicino pensionati e dipendenti che hanno un reddito fino a 8.500 euro. Questa è considerata la soglia minima entro la quale il cittadino non dovrà pagare le tasse del 2026. 

Fringe benefit maggiorati anche nel 2026

I “fringe benefit” maggiorati sono beni e servizi esentasse come buoni spesa, carburante, rimborsi utenze messi a disposizione dal datore di lavoro. Le soglie di tali benefici nel triennio 2025/2027 sono state aumentate a 1.000 euro per tutti coloro rientranti nei requisiti e 2000 euro per chi ha figli a carico. Inoltre i limiti saliranno per i neo-assunti che trasferiscono la residenza oltre 100 chilometri. 

Aumenti da rinnovi CCNL

Dal 2026 ci saranno aumenti salariali derivanti dai rinnovi contrattuali sottoscritti sia nel 2025 che nel 2026 saranno agevolati da un’imposta sostitutiva al 5%. La misura è rivolta ai dipendenti con redditi fino a 28.000 euro, l’obiettivo è quello di garantire che la maggior parte dell’aumento resti nelle mani del lavoratore.

di LA REDAZIONE

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