Stipendi Docenti e ATA: l'accredito di aumenti e arretrati quando arriverà a seguito della firma definitiva del CCNL Scuola? Facciamo chiarezza insieme distinguendo gli importi lordi da quelli netti

Stipendi Docenti e ATA: quando verranno accreditati gli aumenti e gli arretrati?

Il 23 Dicembre scorso il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2022-2024 è stato firmato definitivamente da tutti i sindacati tranne che dalla FLCGIL.

Ed allora sorge spontanea una domanda? Quando verranno accreditati gli aumenti e gli arretrati con riferimento agli stipendi di Docenti e ATA?

Molto probabilmente il MEF potrebbe procedere con un'emissione speciale a Gennaio così da procedere con gli accrediti degli aumenti e degli arretrati, aggiornando lo stipendio di Docenti e ATA a partire dal 1° di Gennaio, così come evidenziato proprio da Francesco Sciandrone, rappresentante della Uil Scuola Rua.

Bisognerà prendere in considerazione gli arretrati, tenuto conto però che da questi ultimi si dovrà sottrarre la vacanza contrattuale percepita nel Dicembre 2024.

Si ricordi poi che occorre aggiungere una tantum per i docenti e per il personale ATA. L'una tantum è frutto di economie delle scuole che servivano alcune per il fondo di istituto, che non sono state utilizzate e quindi inserite nel contratto, ed altre che riguardavano la professionalità ATA, che erano poco più di 61 milioni, e quindi il personale ATA avrà l'una tantum superiore rispetto al personale docente.

Quindi come si effettua il calcolo? Si prende l'aumento mensile e si moltiplica per 13; si toglie la vacanza contrattuale per 13 + la vacanza contrattuale per 6,7 per 13 e così abbiamo il lordo che viene moltiplicato per due anni, cioè per il 2024 e per il 2025, e poi ci si aggiunge l'una tantum; a tale differenza che esiste tra l'aumento contrattuale e quello che è già stato dato bisognerà aggiungere, prima ancora di aggiungere l'una tantum, il nuovo aumento del CIA (compenso individuale accessorio degli ATA) e l'aumento della retribuzione professionale docenti (RPD), moltiplicando entrambi per 12 mensilità.

Gli arretrati dovrebbero arrivare entro Gennaio, massimo entro Febbraio 2026.

Sugli arretrati, superando i 28.000 euro, si applicherà ancora il 35%; nel caso dello stipendio nuovo, invece, per la parte eccedente i 28.000 euro si applicherà il 33%, come prevede la nuova manovra di Bilancio approvata.

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di VALENTINA TROPEA

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