Galiano: "Amare davvero qualcuno significa riuscire ad amare il suo dolore". La riflessione che mette in crisi il nostro modo di vivere le relazioni
- La Redazione

- 2 ore fa
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Enrico Galiano propone una riflessione profonda sull’amore, sul dolore e sulla paura di soffrire, mettendo in discussione il nostro modo di stare nelle relazioni

Se nella nostra vita potessimo tornare indietro solo per un attimo e ripercorre la strada già battuta, forse allora le decisioni che prenderemmo sarebbero profondamente diverse da quelle attuali, avendo la possibilità di scegliere con maggiore cognizione e consapevolezza.
Tuttavia la vita di ognuno di noi si compone di momenti unici, irripetibili, speciali perché inaspettati ed imprevedibili, ed è proprio per tale motivo che ogni attimo della nostra esistenza non può essere sempre ponderato razionalmente ma bisogna, invece, lasciarsi travolgere dalle emozioni positive e dalle belle sorprese che la vita ha in riserbo per noi.
Ed invero ci saranno anche momenti difficili da affrontare, che ci metteranno a dura prova, che ci porteranno a commettere degli errori, ma occorre imparare a cadere per rialzarsi, così da ritrovare il giusto equilibrio e pian piano rifiorire.
“Prof, qual è l’errore che ha fatto di cui si vergogna di più, quello che non ha mai raccontato a nessuno?”, questa la curiosa domanda che uno studente rivolge senza alcuna esitazione allo scrittore ed insegnante italiano Enrico Galiano.
Si tratta di un quesito al quale appare molto difficile rispondere ed è per tale motivo che il professore tergiversa, eludendo la domanda.
Tuttavia, a distanza di tempo, Enrico Galiano decide, nella scrittura di un suo libro, di rispondere sinceramente a quel quesito così da guardarsi dentro senza alcun timore.
“L’errore più orribile di tutta la mia vita è stato scappare dal dolore”, questa la risposta sincera dell’insegnante che induce sicuramente ad una profonda riflessione.
In una società come la nostra che ci impone di essere sempre perfetti e performanti, che ci valuta in base ai risultati conseguiti ed ai traguardi raggiunti, mostrare le proprie fragilità, il proprio dolore emotivo, appare profondamente difficile e complicato.
Spesso, infatti, si preferisce indossare una maschera, mostrandosi forti e mai deboli, sorridenti e mai tristi, impeccabili e mai imperfetti, così allontanandosi, fuggendo via da quel dolore che toglie il fiato e che non ci abbandona mai, cercando di nasconderlo, di soffocarlo, di reprimerlo, perché ci si vergogna di essere così vulnerabili ed indifesi.
Nonostante i mille tentativi, però, quel dolore, mai affrontato e solo apparentemente arginato, finisce col riaffiorare e così ci si accorge che l’unico modo per poter essere felici e vivere serenamente è affrontare le proprie paure, attraversando il proprio dolore, elaborandolo e vivendolo pienamente senza scappar via, senza vergognarsi, perché solo così riusciremo a ritrovarci, riscoprendo davvero noi stessi.
D’altronde “l’errore peggiore verso sé stessi è sprecare la propria vita per paura di soffrire, quello peggiore verso le persone che amiamo è lasciarle sole per paura del loro dolore. Amare davvero qualcuno significa anche riuscire ad amare il suo dolore”, così come ci spiega molto significativamente Enrico Galiano, concludendo la sua profonda disamina.
Infatti, amare sinceramente ed incondizionatamente una persona significa scegliere di esserci sempre, anche e soprattutto nei momenti più difficili, quelli nei quali risalire la china appare ancora più complesso, perché quando si ama qualcuno si impara ad amare anche il suo dolore e non possiamo abbandonare le persone che amiamo proprio nel momento in cui hanno più bisogno del nostro aiuto, del nostro supporto.
Occorre affrontare insieme le avversità che la vita ci pone davanti, senza aver paura, ma anzi riscoprendo il coraggio e la determinazione di chi ha scelto di rimanere.
di VALENTINA TROPEA






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