Previsto per il corrente anno, il rinnovo delle graduatorie potrebbe subire uno slittamento di dodici mesi, fortemente voluto da Fratelli d’Italia e Lega, duramente contrastato dai sindacati del comparto scuola...
È caos aggiornamento graduatorie del personale ATA che in queste ore è in trepidante attesa per conoscere la decisione finale. Presentato emendamento con il quale si chiede il rinvio.
Previsto per il corrente anno, il rinnovo delle graduatorie potrebbe subire uno slittamento di dodici mesi, fortemente voluto da Fratelli d’Italia e Lega, duramente contrastato dai sindacati del comparto scuola. L’attesa sta per finire, già il 7 febbraio potrebbe essere votato un emendamento al Decreto Milleproroghe che, se approvato, rinvierà al 2025 l’aggiornamento delle graduatorie del personale ATA.
Ricordiamo che la proposta di rimandare l’aggiornamento è maturata in seguito all’inserimento della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale, divenuta requisito di accesso per l’inserimento in graduatoria insieme al titolo di studio necessario. Il rinvio darebbe a tutto il personale scolastico interessato maggiore tempo per conseguire il nuovo titolo. La certificazione informatica riguarderà tutti i profili tranne quello di collaboratore scolastico.
Le ipotesi percorribili, dunque, sono due: Emendamento Milleproroghe approvato e aggiornamento rinviato al 2025, da una parte; conferma del rinnovo prevista per il 2024 non più in primavera bensì in estate, dall'altra.
Il nuovo CCNL ha apportato delle modifiche introducendo nuove disposizioni in merito ai titoli di accesso alle graduatorie del personale ATA Assistente tecnico amministrativo. L’obbligo di conseguimento della Certificazione Internazionale di alfabetizzazione digitale riguarderà le seguenti figure:
· Assistente amministrativo
· Assistente tecnico
· Cuoco
· Guardarobiere
· Infermiere
· Operatore scolastico
· Operatore dei servizi agrari
L’unica figura i cui titoli sono rimasti invariati è quella di Collaboratore scolastico per il quale rimane immutato il possesso del diploma di qualifica triennale. Si ricorda, inoltre, che in relazione alla suddetta certificazione internazionale di alfabetizzazione informatica, è necessario che l’ente attestante sia accreditato e aderente alle direttive europee.
Sabrina Ferrante
APPROFONDIMENTI
CHIARIMENTI SULLA CERTIFICAZIONE DI ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA
Dichiarazione congiunta n. 5
Con riferimento all’art. 59 (Norme di prima applicazione), comma 10, ed all’Allegato A le parti precisano che per certificazione internazionale di alfabetizzazione informatica deve intendersi la certificazione rilasciata da un ente accreditato presso l’ente di accreditamento nazionale ( ACCREDIA ) che attesta la competenza e l’indipendenza degli organismi di certificazione e la conformità delle certificazioni ai framework europei. Tale certificazione deve essere registrata presso il medesimo ente di accreditamento, essere in corso di validità all’atto dell’iscrizione in graduatoria, attestare il superamento di un test finale relativo all’acquisizione delle competenze informatiche richieste, tra le quali: conoscenza dei sistemi operativi, di word processor, di fogli elettronici, di gestione della posta elettronica.
Nello specifico si deduce che non basta che un ente certificatore abbia dei corsi accreditati da ACCREDIA ma necessita che il corso specifico della "Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale" sia accreditato da ACCREDIA e sia aderente agli standard delle due direttive europee in materia, rappresentate dal DigComp (JRC) e dall’e-CF (CEN).
PER VERIFICARE LE CERTIFICAZIONI ACCREDITATE SEGUIRE
LE SEGUENTI INDICAZIONI
NELLA SEGUENTE SEZIONE INDICARE L'ENTE CERTIFICATORE E DARE L'INVIO
A SEGUIRE SE L'ENTE È PRESENTE COMPARIRANNO UN CERTIFICATO E DUE ALLEGATI. LA VERIFICA VA EFFETTUATA SUL TERZO ALLEGATO CHE CONTIENE LE CERTIFICAZIONI ACCREDITATE. Se la certificazione è nell'elenco significa che l'accreditamento è presente.
IN DEFINITIVA L'ALLEGATO FONDAMENTALE È IL TERZO CHE DEVE CONTENERE LA "CERTIFICAZIONE INTERNAZIONALE DI ALFABETIZZAZIONE DIGITALE" CON RIFERIMENTO ALLE DIRETTIVE EUROPEE.
Dichiarazione congiunta n. 12
Con riferimento all’Allegato A, le parti precisano che nell’ambito dei requisiti di base richiesti per l’accesso all’Area, l’individuazione specifica del titolo di studio dipende dalla posizione di lavoro da ricoprire. Alla luce di ciò, a titolo esemplificativo, il MIM, laddove bandisca un concorso per Funzionari a cui ipotizza di conferire incarichi di Elevata Qualificazione può richiedere, come requisito minimo, il possesso della laurea magistrale in linea con quanto previsto dalle parti all’allegato D lett. a).
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APPROFONDIMENTI AL CCNL 2019 2021
Con riferimento all’aspetto economico, il contratto, grazie alle risorse allocate dal governo e finalizzate dall'Aran, consente di erogare complessivamente significativi aumenti salariali medi mensili; in particolare, 124 euro per i docenti, 96 euro per il personale Ata e 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi.
Tra le novità di maggiore rilievo, figurano:
- l'introduzione e relativa regolamentazione del lavoro agile;
- la definizione di un nuovo ordinamento professionale per il personale ausiliario, amministrativo e tecnico delle scuole, delle università e delle accademie e conservatori.
Per il personale degli enti di ricerca, invece, si rinvia ad una sequenza contrattuale la definizione sia dell'ordinamento professionale che della problematica correlata alle risorse aggiuntive per gli enti di ricerca non vigilati dal Ministero dell'Università e della Ricerca (Mur).
Il CCNL rappresenta un passo importante per il miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore dell'Istruzione e della ricerca, assicurando un riconoscimento adeguato ai dipendenti che operano in aree fondamentali per la crescita del Paese.
TRE GIORNI DI PERMESSO RETRIBUITO PER I PRECARI
In primis per i precari sono stati introdotti tre giorni di permesso retribuito al 100%, per motivi personali o familiari, per ogni anno scolastico.
Un riconoscimento che equipara sempre più i trattamenti dei docenti precari a quelli di ruolo. Effettivamente per la prima volta ne andranno a beneficiare anche i 200 mila lavoratori precari che risultano, in fatto di diritti, spesso svantaggiati rispetto ai colleghi di ruolo.
Un diritto comunque non rivolto a tutti i docenti precari, infatti a beneficiarne saranno gli insegnanti con contratto al 31 agosto o al 30 giugno.
Restano esclusi da questo diritto i supplenti brevi che potranno invece godere solo di permessi non retribuiti, sino a un massimo di 6 giorni ad anno scolastico, per i motivi di cui all’art. 15/2 del CCNL 2007 ( il dipendente, docente o ATA, ha diritto a tre giorni di permesso retribuito per motivi personali e familiari documentati anche mediante autocertificazione), documentati anche mediante autocertificazione.
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