TUPINI: “LA PARTE CHE SCARTIAMO DI NOI STESSI È LA PARTE MIGLIORE DI NOI. E A VOLTE I GENITORI NON SI ACCORGONO DI QUESTO”
- La Redazione

- 23 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 25 lug
“Noi amiamo di noi stessi quello che i genitori amano di noi. E siamo portati ad odiare di noi stessi, quello che i genitori odio di noi...”

Genitori e figli, figli e genitori. Quanto può essere difficile il rapporto tra queste due figure? Da un lato ci sono i figli che aspettano che il genitore procuri loro tutto il necessario, dall’altro lato il genitore aspetta di essere sempre ricambiato, in questo modo si entra in un circolo molto pericoloso, per entrambi. È difficile concepire queste due entità come separate, distinte eppure secondo gli esperti è necessario, per accettare ciò che non ci piace dell’altro.
Gabriella Tupini, nota psicologa del web, riesce ad aprire sempre i nostri orizzonti regalandoci consapevolezze sempre maggiori del nostro essere e dell’essere dei nostri genitori. La domanda alla quale ci piacerebbe rispondere oggi, grazie all'indispensabile contributo dell'esperta è : Da cosa nasce l’odio verso le parti di noi che non accettiamo?. Tupini a tal proposito ci dice che: “Noi amiamo di noi stessi quello che i genitori amano di noi. Noi siamo portati ad amare di noi stessi quello che i genitori amano di noi. E siamo portati ad odiare di noi stessi, quello che i genitori odio di noi”. La componente genitoriale è predominante in ognuno di noi, anche nei nostri genitori, che prima di essere tali sono stati figli, forse anch’essi incompresi e poco amati, ai quali viene difficile amare.
Questo viaggio interiore che Gabriella Tupini ci porta, necessariamente, ad affrontare ci permette di scoprire luoghi di noi a noi sconosciuti. È un viaggio incredibile perché solo affrontando questo possiamo venire a capo della nostra vera essenza e guardare la vita da un’altra prospettiva. In questo viaggio possiamo capire perché i nostri genitori a volte sembrano non amarci abbastanza, possiamo capire la loro durezza, possiamo capire perché nonostante tutti i nostri traguardi sembrano non essere mai orgogliosi di noi. È difficile per un figlio accettare il fatto che anche i genitori delle volte possono sbagliare.
Ma Gabriella Tupini ci regala un’altra chiave di lettura, non dobbiamo abbandonare, lasciare indietro le parti di noi che odiamo. Piuttosto dobbiamo concentrarci sul "perché" le odiamo e condurle in superficie, facendo emergere la nostra personalità a 360° : “Ma ciò che noi scartiamo è il meglio di noi. Quello che i genitori odiano di noi è il meglio di noi. Perché la sensibilità è quella che può salvare il mondo. L’insensibilità è quella che uccide il mondo”. Quante volte davanti al nostro sconforto, ad una nostra crisi, magari sfociata in un pianto, invece di ricevere comprensione e ascolto abbiamo ricevuto delle critiche dai nostri genitori perché per loro non era giusto affrontare quella situazione col pianto, e magari ci siamo sentiti sbagliati, confusi, disorientati per questo. Ecco, Gabriella Tupini con le sue parole vuole farci capire che non erano le nostre lacrime ad essere sbagliate, ma erano gli occhi di un genitore che da bambino non è stato amato abbastanza a farci sentire tali. Come suggerisce l’esperta: “siate orgogliosi della vostra sensibilità perché solo un animo sensibile potrà salvare l’intera umanità”.
di NATALIA SESSA






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