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TROPPI CONTAGI COVID. DAL 20 DICEMBRE DIVENTANO GIALLE ANCHE LIGURIA, LOMBARDIA, MARCHE E TRENTO


I contagi nel nostro Paese continuano ad aumentare: a livello nazionale la percentuale di posti letto occupati in terapia intensiva è del 9% e nei reparti ordinari è dell’11%. L’incidenza è di 196,60 casi ogni 100 mila abitanti. E così altre regioni si apprestano a diventare zone gialle dal prossimo 20 dicembre


Il cambio di colore ha interessato il Friuli Venezia Giulia, che già dal 29 novembre è entrata in zona gialla, accompagnata dalla provincia autonoma di Bolzano il 6 dicembre, per concludere con la Calabria, che ha cambiato colore entrando anch’essa in zona gialla a partire dalla giornata di ieri.


In Veneto il tasso di occupazione delle terapie intensive è del 12,8% e del 13% per i reparti ordinari. L’incidenza è di 441,82, con circa 4 mila contagi al giorno. Il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, ha annunciato il passaggio da zona bianca a zona gialla della regione per il 20 dicembre: “È una tipica fase acuta - prosegue Zaia - e a breve non vi è sentore di un’inversione di tendenza. I dati ci dicono che il tasso di occupazione delle terapie intensive è del 12,8%, l’incidenza dei contagi è già zona gialla. Ci sono dati che dicono che l’infezione sta correndo, ma l’incidenza sui tamponi è del 4,50%, siamo la decima regione con maggiore incidenza, la prima sono le Marche con il 9,23%”.



Secondo le direttive ministeriali, per l’entrata di zona gialla è necessario superare il 10% per le terapie intensive, il 15% per i reparti ordinari e l’incidenza di 50 ogni 100 mila abitanti.

Trento invece ha già superato i limiti di allerta: con una percentuale di posti letto occupati in terapia intensiva del 20%, mentre i posti letto occupati nei reparti ordinari sono il 16%. L’incidenza settimanale è di 255, 17 casi ogni 100mila abitanti.


Di conseguenza, se i dati dovessero rimanere invariati, anche Trento seguirebbe il trend del Veneto.

Si ripresenta la medesima situazione anche per la Liguria: al momento ha una percentuale del 12% dei posti in terapia intensiva occupati da pazienti Covid e il 16% dell’area medica. L’incidenza è di 231,88.


Anche la regione Marche si trova in una situazione instabile con una percentuale del 14% di terapie intensive occupate da pazienti Covid e manca poco per raggiungere il 15% per i reparti ordinari. L’incidenza è di 200,48 casi ogni 100 mila abitanti.

Sotto la lente d’ingrandimento anche la Lombardia, con il 9% dei posti letto occupati in terapia intensiva e il 14% in area medica. L’incidenza è di 194,87.


di VALENTINA ZIN





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