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GPS 2026, Dichiarazione della riserva prevista dalla Legge 68/1999 per docenti precari con disabilità: la GILDA riscontra criticità e propone un correttivo per evitare discriminazioni

In merito all'aggiornamento delle GPS per il biennio 2026/2028 occorre evidenziare che nella bozza dell'Ordinanza Ministeriale si riscontrano...

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In merito all'aggiornamento delle GPS per il biennio 2026/2028 occorre evidenziare che nella bozza dell'Ordinanza Ministeriale si riscontrano delle criticità con riferimento alla modalità di dichiarazione della riserva destinata alle categorie protette.

A tal proposito si ricordi che la Legge 68/1999 ha come finalità la promozione dell'inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato: prevista, infatti, in favore di tali categorie una riserva di posti nei concorsi pubblici e nelle procedure di assunzione. La normativa richiede che i candidati siano iscritti negli elenchi del collocamento mirato e si trovino in stato di disoccupazione al momento della presentazione della domanda.


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La Gilda degli Insegnanti, tuttavia, segnala una contraddizione nella gestione di questo requisito per i docenti precari con contratti a tempo determinato ed è per tale motivo che propone un correttivo basato sull’articolo 19 del Decreto Legislativo 150/2015, che equipara ai disoccupati i soggetti “a rischio disoccupazione” titolari di contratti prossimi alla cessazione.


"Nella bozza di Ordinanza per l’aggiornamento delle GPS 2026 viene riproposta una modalità di dichiarazione della riserva L.68/1999 che riteniamo irragionevole e che può determinare una applicazione iniqua, rischiando di vanificare la tutela delle categorie protette imposta dalla legge. La bozza prevede che i candidati che non possono produrre il certificato di disoccupazione, poiché occupati con contratto a tempo determinato alla data di scadenza della domanda, indicheranno la data e la procedura in cui hanno presentato in precedenza la certificazione richiesta.

È necessario perciò avere partecipato ad una precedente procedura (concorso o GPS) trovandosi in stato di disoccupazione e quindi essendo validamente inseriti negli elenchi del collocamento mirato. Se consideriamo che i docenti precari generalmente lavorano con contratti da settembre al 30 giugno ovvero 31 agosto, diventa difficile possedere questo requisito, salvo per procedure fortunosamente bandite nei mesi di luglio-agosto!

Oppure è giocoforza ricorrere ad escamotages che riteniamo inaccettabili sia per i docenti sia per l’organizzazione scolastica, come licenziarsi in procinto della scadenza della procedura per potersi iscrivere negli elenchi del collocamento mirato, interrompendo la continuità nelle classi e perdendo oltre allo stipendio anche il diritto all’indennità di disoccupazione", questo quanto dichiarato dalla Gilda degli Insegnanti con grande forza e determinazione.


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"Riteniamo che il requisito di avere dichiarato la disoccupazione in una precedente procedura sia equivoco, contraddittorio e gravemente discriminatorio, in quanto ammette al beneficio della riserva L. 68/1999 aspiranti con una iscrizione anche molto risalente nel tempo, magari indipendentemente dalla attuale situazione lavorativa; mentre esclude tutti coloro che hanno una situazione di invalidità recente, i quali, pur non avendo partecipato a precedenti procedure concorsuali, sono invece pienamente meritevoli della tutela prevista dalla legge.

L’assetto normativo consente un correttivo. Lo stato di disoccupazione è definito nell’art. 19 del D. Lgs. 150/2015, che al comma 4 equipara ai disoccupati i soggetti a rischio disoccupazione, in quanto titolari di un contratto di lavoro prossimo alla cessazione. Lo stesso principio è ribadito nelle Linee guida sul collocamento mirato di cui al DM 43 del 11.03.2022.

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I docenti con contratto a T.D. con scadenza al 30 giugno (ovvero 31 agosto), al momento della apertura delle GPS possono essere qualificati 'a rischio disoccupazione' sulla base del predetto articolo 19 e quindi può essere loro consentito di beneficiare della riserva L. 68/1999, a maggior ragione se hanno già una precedente iscrizione attiva al collocamento mirato: indipendentemente quindi dall’avere partecipato ad altre eventuali procedure concorsuali.

Questo potrebbe consentire una applicazione del beneficio nella corretta ratio della legge 68/1999 evitando discriminazioni, equivoci, escamotages poco lineari o perfino il rischio di false dichiarazioni", in tal modo la Gilda degli Insegnanti conclude la sua analisi, evidenziando la necessità di un correttivo della bozza ministeriale riguardante l'aggiornamento delle GP 2026/2028.

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di VALENTINA TROPEA




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