SUSANNA TAMARO: "SEI PER LA VITA?" - ECCO LA VERA SALVEZZE DELL'UMANITÀ
- La Redazione
- 14 giu
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 15 giu
“Solo riscoprendo la meraviglia della vita potremo rivedere il mondo con occhi nuovi e abbracciare la salvezza che tutti stiamo cercando.”

Meravigliarsi ogni giorno di più, restare incantati davanti alla semplicità della natura, osservare un paesaggio e i suoi cambiamenti, i colori, i movimenti: sono tutti elementi indispensabili per amare e vivere davvero la vita. A tal proposito, la scrittrice della celebre frase “Va’ dove ti porta il cuore”, Susanna Tamaro, racconta:
“Amo molto il mese di giugno perché nelle colline intorno ci sono tanti campi di grano e vedere quel grande mare che da verde assume i colori dell’oro mi dà una grande gioia”.
“Quest’anno però non riesco a raggiungere lo stato di luminosa lievità perché tutto ciò che accade nel mondo getta un’ombra cupa sul meraviglioso canto di vita che ci offre il grano nella sua maturità”.
È ancora una volta la trappola costruita dalle mani dell’uomo a inquietare Tamaro. La scienza, che da un lato ha offerto grandi progressi, dall’altro ci sta privando della capacità di sorpresa, dello stupore. Non siamo più capaci di cogliere l'attimo, di accorgerci delle sottigliezze che riempiono l’esistenza più di qualsiasi altra cosa. E aggiunge:
“La Terra è sempre stata un mattatoio, ma ora i mezzi tecnici che la scienza ci ha offerto promettono orizzonti che parlano di annientamento totale. Balliamo sull’orlo dell’abisso, guidati da manipoli di folli che ci chiedono ormai sempre ossessivamente da che parte stare. Sei pro questo o sei pro quello? E questa domanda rende nemica la comunità umana”.
Spesso, infatti, non serve schierarsi. Serve ritrovare equilibrio. Continua la sua riflessione l’esperta: “Nessuno ci chiede: sei per la vita? Eppure questa sarebbe l’unica domanda capace di donarci un senso”.
Una domanda che dovremmo porci tutti, perché se la risposta è “sì”, allora forse potremo tornare a guardare il mondo con occhi nuovi: “Sono per la vita perché mi stupisco ogni giorno della sua meravigliosa complessità. Perché su questa complessità c’è l’ombra di un misterioso dono, ed è questo dono che tocca i nostri cuori e ci fa sempre emozionare davanti a ciò che lascia indifferenti i potenti.”
Quando lo stupore è un atto di resistenza
Susanna Tamaro ci invita a soffermarci su un contrasto sempre più evidente: da un lato la natura, con la sua semplicità commovente, che continua a offrirci occasioni di autentico stupore, come un campo di grano che, a giugno, passa dal verde all’oro. Dall’altro, il mondo costruito dall’uomo, dove la scienza e la tecnologia, pur avendo portato progressi straordinari, sembrano averci lentamente privato della capacità di meravigliarci. Abbiamo perso il contatto con ciò che è essenziale, accecati dalla corsa all’efficienza, alla velocità, alla razionalità assoluta. Eppure, proprio lo stupore è ciò che ci rende vivi.
A questa perdita interiore si aggiunge un'altra minaccia, più sottile ma altrettanto pericolosa: il pensiero binario. Viviamo immersi in un clima che ci obbliga a schierarci continuamente, su tutto. Sei pro o contro i vaccini? Con Israele o con la Palestina? Per l’intelligenza artificiale o contro il progresso? A favore o contro la guerra in Ucraina? Le domande sono sempre le stesse, ossessive, e costruite per dividere. In questo schema non c’è spazio per la complessità, per la riflessione, per l’ascolto. E la società si frammenta, mentre ognuno si rifugia dietro la propria bandiera, convinto di essere dalla parte giusta.
Ma in questa confusione, Tamaro ci ricorda che esiste una sola domanda davvero importante, e troppo spesso dimenticata:“ Sei per la vita?”
Non una parte, non un partito, non un’ideologia: la vita. La capacità di stupirsi, di commuoversi, di riconoscere nella complessità del reale un dono misterioso. Solo ripartendo da questa domanda, forse, possiamo recuperare un senso. E salvarci.
di NATALIA SESSA
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