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Stipendi: dopo l'AUMENTO di 400 euro nel mese di Giugno cosa aspettarsi a Luglio e nei mesi successivi? Scopriamo assieme tutte le NOVITÁ in merito

Stipendi: Docenti e ATA cosa dovranno aspettarsi nel mese di Luglio e nei mesi successivi a seguito dell'aumento di 400 euro di cui...

Docenti e ATA, a decorrere dal mese di Giugno, potranno usufruire, nella loro busta paga, di un aumento di circa 400 euro, proprio grazie all'applicazione delle misure per il taglio del cuneo fiscale previste dalla Legge di Bilancio con decorrenza 1° gennaio 2025, nonché al pagamento degli arretrati.


Per i dipendenti con reddito complessivo annuo non superiore a 20.000 euro è previsto un bonus, ovvero una somma integrativa che non concorre alla formazione del reddito imponibile. L’importo del bonus è calcolato sul reddito da lavoro dipendente rapportato all’intero anno, secondo le seguenti percentuali:

  • 7,1% per redditi fino a 8.500 euro;

  • 5,3% per redditi da 8.501 a 15.000 euro;

  • 4,8% per redditi da 15.001 a 20.000 euro.


Per i dipendenti con reddito complessivo annuo compreso tra 20.001 e 40.000 euro, in aggiunta alle detrazioni fiscali già previste, è attribuita un’ulteriore detrazione fiscale annua:

  • pari a 1.000 euro per i redditi tra 20.001 e 32.000 euro;

  • di importo progressivamente decrescente per i redditi da 32.001 a 40.000 euro, fino ad azzerarsi al superamento della soglia


Docenti e ATA cosa dovranno aspettarsi nel mese di Luglio e nei mesi successivi a seguito dell'aumento di 400 euro di cui hanno beneficiato a Giugno?

A tal fine dovrà tenersi conto dell'indennità di vacanza contrattuale (IVC): si tratta, infatti, di un incremento retributivo che viene calcolato per ciascun dipendente con riferimento alla fascia stipendiale di appartenenza; l'aumento è pari allo 0,6% per la prima rata e passa all'1% con la seconda, la cui decorrenza è dal mese di Luglio (ovviamente con riassorbimento della prima rata).


Inoltre il Presidente dell’ARAN, Antonio Naddeo, è intervenuto al convegno SNALS per precisare l’urgenza di chiudere entro Luglio 2025 il Contratto Collettivo Nazionale del comparto Istruzione e Ricerca 2022-2024 così da garantire entro fine anno il pagamento degli aumenti, che altrimenti slitterebbero nel 2026.

Sarà necessario, pertanto, attendere ancora qualche settimana per poter avere informazioni più dettagliate in merito, fornendo opportuni chiarimenti e delucidazioni.


di VALENTINA TROPEA



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