Scuole paritarie, la CGUE conferma la normativa italiana: Anief rilancia la battaglia sul piano politico chiedendo un intervento normativo
- La Redazione

- 7 set
- Tempo di lettura: 2 min
"Anief annuncia che la vertenza proseguirà in sede politica e parlamentare, chiedendo con forza la modifica della normativa interna, che continua a negare valore al servizio svolto nelle scuole paritarie ... "

Per Corte di Giustizia Europea la normativa italiana sul mancato riconoscimento del servizio svolto nelle scuole paritarie non è discriminatoria: il sindacato Anief però non si arrende e chiede un intervento normativo, a tutela dei diritti di oltre 300.000 insegnanti che convogliati negli istituti scolastici pubblici non si vedono conteggiati, ai fini della carriera, gli anni di lavoro svolti nelle scuole paritarie.
Presso Lussemburgo, oggi 4 settembre, la Corte di Giustizia dell’Unione europea, con la sentenza nella causa C-543/23 (Gnattai), ha ritenuto compatibile con il diritto dell’Unione la normativa italiana (art. 485 del d.lgs. 297/94) che esclude, salvo limitate eccezioni, la valutazione del servizio prestato dai docenti nelle scuole paritarie ai fini della ricostruzione della carriera nella scuola statale.
La decisione, in linea con le conclusioni dell’avvocato generale J. Kokott, si pone in continuità con la pronuncia della Corte costituzionale n. 180/2021, che aveva già giudicato legittimo l’impianto normativo interno. Resta così precluso a oltre 300.000 insegnanti il riconoscimento di anni di servizio che hanno contribuito in maniera essenziale al sistema scolastico nazionale.
Il sindacato Anief, con il proprio ufficio legale, ha condotto fino a Lussemburgo una battaglia giudiziaria fondata sui principi di parità di trattamento e non discriminazione. Pur prendendo atto della decisione della Corte, il sindacato non intende fermarsi.
LA NUOVA FASE DELLA BATTAGLIA
Anief annuncia che la vertenza proseguirà in sede politica e parlamentare, chiedendo con forza la modifica della normativa interna, che continua a negare valore al servizio svolto nelle scuole paritarie: un cambiamento legislativo è oggi l’unica via per restituire dignità e giustizia ai tanti docenti che hanno contribuito per anni all’istruzione italiana senza vedersi riconosciuto il proprio lavoro.
L’IMPEGNO DEL SINDACATO
Il giovane sindacato rappresentativo continuerà dunque a sostenere gli insegnanti interessati conducendo azioni di pressione politica, campagne di sensibilizzazione e nuove iniziative legislative, affinché il Parlamento italiano ponga rimedio a una disparità che non ha più giustificazione.
di LA REDAZIONE
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