SCHETTINI: " IL WI-FI È PERICOLOSO PER LA NOSTRA SALUTE? SCOPRIAMO INSIEME COSA DICE LA FISICA E COSA DICE L'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ "
- La Redazione
- 4 ore fa
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Il Wifi consente a più dispositivi di connettersi tra di loro e scambiare dati, ricevendo ed emettendo onde elettromagnetiche...

Tutti ormai nelle nostre case abbiamo una connessione internet fissa, i router Wifi ci permettono di rimanere sempre connessi, ma avere dei dispositivi così potenti e così vicini fa male alla nostra salute? Il professore di fisica Vincenzo Schettini a tal proposito viene in nostro soccorso per chiarirci meglio se e quali sono i rischi che possiamo correre installando il Wifi in casa. Ma prima di addentrarci nel vivo dell’argomento l’esperto ci spiega come funziona e quale meccanismo c’è dietro a questo dispositivo:
“Il Wifi consente a più dispositivi di connettersi tra di loro e scambiare dati, ricevendo ed emettendo onde elettromagnetiche e questa è la cosa importante per la fisica. Quali onde utilizza il Wifi? Le onde radio” .Le onde radio vengono definite “non ionizzanti” vale a dire radiazioni elettromagnetiche con energia insufficiente per rimuovere elettroni dagli atomi o molecole, questo, “Vuol dire - continua l’esperto - che non possiedono energia sufficiente per interagire con la materia e indurre mutazioni nel DNA”. Questo dato è molto importante perché ci permette di stare tranquilli e di toglierci tutti i dubbi che ci preoccupavano, ma dobbiamo essere pur consapevoli che “qualcosa” accade, come afferma Schettini infatti: “se questo tipo di onde sono intense, possono provocare il riscaldamento di organi e tessuti”. Stesso meccanismo che avviene nel forno a microonde.
Riassumendo questi dispositivi tecnologici, come il router wifi non sono pericolosi per l’uomo, la nostra esposizione alle onde è veramente molto bassa e oltretutto la potenza del segnale "crolla" con la distanza. Quindi, “più distanti siamo meglio è”. I moderni apparecchi, inoltre, hanno un attenzione maggiore alla salute dell’uomo permettono di essere gestiti con diverse funzionalità e di: “regolare la potenza del segnale o programmare accensione e spegnimento” , ad esempio, se di notte preferiamo che questi dispositivi restino inattivi possiamo programmare il loro spegnimento.
Schettini in questo suo intervento cita anche ciò che afferma l’istituto superiore di sanità a riguardo: “I livelli di esposizione ai comuni Router sono di molto inferiori ai limiti raccomandati a livello internazionale e a quelli in vigore in Italia”. In conclusione tenere questi dispositivi in casa è molto sicuro, oltre ad affermarlo il professor Schettini, lo afferma anche l’istituto superiore di sanità, ma se proprio vogliamo toglierci ogni dubbio, scegliamo un punto della casa che non frequentiamo spesso, che quindi ci mantiene distanti dall’ installazione del dispositivo.
di NATALIA SESSA






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