Pippo Baudo, i funerali e l'ultimo saluto. Sanremo Mon Amour: l'eredità di un grande showman e simbolo della televisione italiana, quando la TV diventava magia
- La Redazione

- 18 ago
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 19 ago
Tra le caratteristiche che ha contraddistinto Pippo Baudo troviamo la sua capacità di scoprire e valorizzare nuovi talenti: da Andrea Bocelli a Laura Pausini, da Giorgia a...

Dopo la scomparsa di Pippo Baudo, avvenuta il 16 agosto 2025 al Campus Bio-Medico di Roma, la famiglia e gli amici più stretti hanno potuto salutarlo in forma privata già da domenica 17 agosto, nella camera ardente allestita nello stesso Policlinico.
A partire da oggi, lunedì 18 agosto, l’ultimo saluto sarà aperto al pubblico, nel luogo che più di ogni altro rappresenta la sua storia televisiva: il Teatro delle Vittorie a Roma. Qui, dalle 10 alle 20, e poi ancora nella mattinata di martedì 19 agosto dalle 9 alle 12, migliaia di persone avranno la possibilità di rendere omaggio al grande showman.
I funerali di Pippo Baudo si terranno mercoledì 20 agosto a Militello in Val di Catania, la sua città natale, che per l’occasione ha proclamato il lutto cittadino. La cerimonia è fissata alle ore 16.00 presso il Santuario di Santa Maria della Stella e sarà presieduta dal vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri.
L’evento, che preannuncia una grande partecipazione, verrà seguito in diretta TV su Rai 1, con uno speciale del TG1 dalle 15.30 alle 18.10.
«Ecco a voi...» Pippo Baudo: non è soltanto il titolo di un suo libro, ma l’apertura perfetta per raccontare la vita e l’eredità del più grande showman della televisione italiana. In quelle parole, scritte con Paolo Conti, c’è tutto: il presentatore capace di dare spazio agli altri e, al tempo stesso, diventare egli stesso un simbolo. E se un capitolo lo aveva intitolato “Mon amour Sanremo” è perché nessuno come lui ha incarnato il Festival, trasformandolo in uno spettacolo destinato a restare per sempre nella memoria collettiva.
Si è spento a Roma all’età di 89 anni Pippo Baudo, uno dei volti più iconici della televisione italiana. Pippo Baudo, nato il 7 giugno 1936 a Militello in Val di Catania, ha attraversato oltre mezzo secolo di storia televisiva italiana con stile, eleganza e professionalità, diventando il punto di riferimento di generazioni di telespettatori. Esordisce negli anni Sessanta, e rapidamente si afferma come conduttore versatile e raffinato. Tra i programmi che lo hanno consacrato ricordiamo: Canzonissima, uno dei varietà degli anni 60 / 70 più amati dal pubblico italiano; Domenica In, che ha segnato la domenica pomeriggio di milioni di famiglie; Fantastico, Settevoci, Serata d’onore e Novecento, solo per citare alcune delle trasmissioni più celebri.
Baudo detiene il record di conduzione del Festival di Sanremo, con 13 edizioni tra il 1968 e il 2008, un traguardo che lo ha reso un simbolo della musica italiana e della cultura pop nazionale. La sua capacità di gestire ospiti, artisti emergenti e grandi star internazionali lo ha reso leggenda.
Tra le caratteristiche che ha contraddistinto Pippo Baudo troviamo la sua capacità di scoprire e valorizzare nuovi talenti: da Andrea Bocelli a Laura Pausini, da Giorgia a Lorella Cuccarini, passando per Heather Parisi e persino personaggi come Beppe Grillo, la sua influenza sulla cultura pop italiana è stata straordinaria.
La sua carriera non è stata solo intrattenimento. Baudo ha saputo raccontare, con ironia e profondità, l’Italia e le sue trasformazioni. La sua preparazione e il suo carisma hanno reso ogni programma un momento unico per il pubblico, capace di parlare sia ai giovani che alle generazioni più mature.
Oggi l’Italia piange la scomparsa di un grande professionista, ma anche di un narratore della società italiana. Pippo Baudo lascia un patrimonio culturale inestimabile: decine di programmi, festival indimenticabili, e soprattutto il ricordo di un uomo che ha amato profondamente il suo lavoro e il suo pubblico.
La televisione italiana perde una delle sue figure più amate e rispettate nel mondo della televisione, ma l’impronta di Baudo rimarrà indelebile nella memoria collettiva..






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