Novara: I genitori non vanno colpevolizzati, vanno aiutati. Se non aiuti i genitori, non aiuti i figli
- La Redazione

- 28 ago
- Tempo di lettura: 2 min
“Non si tratta di andare alla ricerca del genitore sbagliato, perché in un certo senso lo sono tutti: si tratta di compiere un'azione pedagogica sui genitori in generale...”

Abbiamo spesso riportato le parole di molti esperti che esprimevano il loro parere sui genitori, sul loro "nuovo" modo di educare i figli, e su come alcuni atteggiamenti potessero minare la loro autonomia e indipendenza. A tal proposito arriva il parere dell'esperto di pedagogia Daniele Novara. La sua è una voce fuori dal coro che spezza una lancia a favore dei genitori e li difende, come una categoria che va protetta, guidata e supportata, da figure competenti come gli insegnanti. A tal proposito Novara dichiara: " I genitori non vanno colpevolizzati, vanno aiutati. Se non aiuti i genitori, non aiuti i figli. Penso che gli insegnanti debbano aiutare i genitori a fare in modo che il loro figlio arrivi a scuola nella condizione giusta per poter imparare".
L'esperto sottolinea come questo cambio generazionale abbia disorientato e confuso molti, soprattutto i genitori, che " non sanno più nemmeno quante ore di sonno servono a un bambino. Pensano che sia normale stare svegli fino alle undici di sera". Ma Novara non è scoraggiato, anzi, pensa che: "La scuola da questo punto di vista può fare moltissimo, spiegando alle famiglie alcuni principi pedagogici di base: il tempo-sonno, l'importanza di una buona colazione, la riduzione dell'esposizione ai videoschermi".
Il pedagogista in questo scenario non vuole colpevolizzare nessuno, perché nessuno è in possesso di una patente genitoriale, ma certamente alcuni atteggiamenti possono essere coretti e guidati, a tal proposito afferma:
"Non si tratta di andare alla ricerca del genitore sbagliato, perché in un certo senso lo sono tutti: si tratta di compiere un'azione pedagogica sui genitori in generale". Inoltre si sofferma brevemente su un altro aspetto importante, ovvero, i genitori non dovrebbero entrare troppo nella vita "privata" dei figli, intesa come quella sfera personale nella quale il bambino interagisce con persone diverse da mamma e papà, anzi, conclude l'esperto: "Sarebbe anche molto utile evitare il registro elettronico perché così è come se i genitori andassero a scuola con i figli. La prima cosa che fanno al mattino è entrare a guardare i voti. Non va bene: così sono troppo coinvolti".
di NATALIA SESSA






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