top of page

Novara, educare con l'indifferenza e il menefreghismo? Per alcuni genitori è possibile, l'esperto ci spiega come agire

“Questo nuovo approccio di educare prevede una certa indifferenza e menefreghismo da parte del genitore volti a privilegiare l’autonomia e la sperimentazione del bambino...”

ree
ree

Sui social network sta spopolando una nuova moda, questa volta non si tratta di scarpe di lusso o di abbigliamento, bensì di educazione. Il nuovo metodo educativo ha come acronimo la parola “FAFO”, dall’inglese “f*** around, find out” traducibile in italiano con fare sciocchezze e pagarne il prezzo. Questo nuovo approccio di educare prevede una certa indifferenza e menefreghismo dei genitori volti a privilegiare l’autonomia e la sperimentazione del bambino.

ree

Un nuovo modo, quindi, che dovrebbe permettere ai piccoli di imparare autonomamente dalle conseguenze delle proprie azioni. I genitori, in questo contesto, si limitano ad osservare i figli ed intervengono solo se si percepisce un potenziale pericolo. Non si tratta di abbandonarli a loro stessi, ma si lasciano liberi di sperimentare, di provare e di capire. Questa metodologia alternativa inevitabilmente pone ingenti dubbi, ma è anche fortemente sostenuta da coloro i quali pensano che adottandola si favorisca maggiormente lo sviluppo di competenze cognitive e di problem-solving. Tamara Glen Soles la fondatrice del Secure Child Centre infatti ha dichiarato:  “il metodo è appropriato ogni volta che l’impatto delle scelte di un bambino non rappresenta un pericolo né viola i diritti altrui. Se il piccino non mangia, prima o poi avrà fame.”  

Ma su tale argomento si è espresso in maniera del tutto sfavorevole anche l’esperto di pedagogia Daniele Novara, che a “La Repubblica” ha dichiarato: “un’emerita stupidaggine, una parodia del cognitivismo” - continua l’esperto - “È un approccio senza alcuna base scientifica. Come ci ha spiegato Piaget, i bambini non hanno, almeno fino ai 10-11 anni, il senso delle conseguenze. Su base istintuale vogliono uscire in maglietta anche quando piove, ma lasciarli fare non gli insegnerà nulla”. Per l’esperto questo nuovo modo di educare non ha alcun fondamento scientifico, lasciare “soli” questi bambini non è ciò che Piaget, Montessori dicono di fare nei loro studi, queste le parole di Novara: “l’idea che i bambini debbano ragionare da soli non è il metodo Montessori, è il suo contrario”.

ree

Per il pedagogista questo nuovo paradigma dell’educazione riflette le paure e le fragilità dei genitori che, come dichiara: “fanno fatica ad assumersi la responsabilità dell’educazione” - continua l’esperto - Il ruolo genitoriale necessita impegno, dedizione, sacrificio. Non puoi fare tutte le sere l’happy hour, perché i bimbi non ce la fanno fisicamente”, è duro Novara nei confronti dei genitori che continua il suo intervento affermando : “A fronte di una generazione di genitori che decide di rinunciare al proprio ruolo educativo, anche perché non aiutati dalla società, continuamente pressati e colpevolizzati, i bambini ne fanno le spese”.


ree

Per l’esperto però non tutto è perduto, è possibile trovare un equilibrio, anche se questo richiede molto impegno da parte dei genitori che devono attuare “un’organizzazione educativa” conclude Novara : “L’organizzazione educativa: lavorare su abitudini pratiche, concrete. Affermazioni procedurali, comunicazioni di servizio, quasi distaccate: ‘è ora di lavarsi i denti’, ‘è il momento di andare a letto’, ‘nel lettone dormiamo noi genitori perché dobbiamo stare comodi per riposarci’. Non servono grandi spiegazioni, psicanalisi sul perché sia corretta l’igiene personale. Perché è bella l’infanzia? Perché non si ha l’incombenza di decidere: almeno per dieci anni lo fanno altri per noi su molte cose.” - con l’approccio ‘Fafo’ - “ Montessori si rivolta nella tomba”. Sull’argomento del cambio generazionale di genitori sempre meno autorevoli l’esperto si è già ampiamente espresso , accompagnato anche dal collega Crepet, ma essere genitori autorevoli non vuol dire lasciare i figli soli a loro stessi o guardarli da lontano, vuol dire guidarli con fermezza, educarli con rigidità e sostegno. Vuol dire: “Io ci sono, ti correggo perché ti voglio bene”. 

di NATALIA SESSA

Commenti


EDUCAZIONE
E CULTURA

NUOVI BANNER - 2 (2000 × 2160 px) (2).jpg
ID CERT (3).jpg
SUCCESSO 1
AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
SUCCESSO 1
BANNER - NUOVA HOME PAGE

GPS 2024 2026

AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
BANNER - NUOVA HOME PAGE

INVIACI IL TUO COMUNICATO

info@ascuolaoggi.it

ascuolaogginews@gmail.com

A scuola oggi è un portale che tratta notizie su quanto accade nel mondo scuola. Notizie per docenti di ruolo, docenti di sostegno, docenti precari, personale ATA, educatori, genitori e alunni. Inoltre le sezioni dedicate ai membri offrono servizi aggiuntivi: corsi gratuiti e supporto a quanti richiedono informazioni.

bottom of page