Minacce a un’insegnante dopo una bocciatura: “Stasera non torni a casa”. È clima di tensione
- La Redazione
- 23 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Nel Veronese, la madre di uno studente ha insultato e intimidito un’insegnante ritenuta “colpevole” della bocciatura...

Molti studenti, in questi giorni, stanno ricevendo gli esiti dell’anno scolastico. C’è chi festeggia e chi, invece, reagisce male. Come è accaduto in una scuola superiore del Veronese, dove la madre di un alunno ha minacciato un’insegnante dopo aver saputo della bocciatura: "Se non sistemi la situazione, stasera non torni a casa". La docente ha sporto denuncia e l’episodio ha aperto un nuovo fronte sul clima di tensione tra scuola e famiglie.
A fare da cornice a quest’episodio è stata una scuola superiore nel Veronese. La madre ha aggredito, fortunatamente, solo in forma verbale l’insegnante, ma quest’ultima, intimorita dalle pesanti frasi, ha denunciato la donna ai Carabinieri per poi rendere pubblica la notizia. L’episodio è accaduto a seguito di una telefonata nella quale la docente spiegava i motivi della non ammissione, all’anno successivo dello studente, alla famiglia. Quest’ultima ritenendo la docente responsabile dell'accaduto ha iniziato ad intimorirla con frasi minacciose per poi presentarsi a scuola con atteggiamento ostile.
Le parole della professoressa: «Nelle scuole si assiste ad avvenimenti ai limiti del surreale in cui i protagonisti sono i genitori, che mettono in discussione l’autorità scolastica e le competenze dei docenti e prendono le parti dei figli anche di fronte all’evidenza». Le parole della professoressa sono piene di delusione e tristezza. Il sistema scolastico è fallito, i genitori sono diventati troppo invadenti e gli studenti non sono capaci di assumersi le loro responsabilità, continua con forte rammarico la professoressa:
«se l’alunno non studia, per i genitori la colpa è del docente che “non sa stimolarlo“. Se uno studente torna a casa dicendo che il compito in classe era troppo difficile, la mamma o il papà non chiama per chiedere un chiarimento sul programma, ma per avvisarci: “vengo con il mio avvocato“. Noi insegnanti non siamo perfetti, ma la scuola non può essere considerata un capro espiatorio per tutto ciò che non va». In questi giorni di forte apprensione per studenti, docenti e famiglie, abbiamo trattato il tema della bocciatura a scuola, riportando le parole dell'esperto, psichiatra e sociologo, Paolo Crepet, che ha afferma: “Bisogna tornare a bocciare. Una bocciatura, se necessaria, insegnerebbe molto di più di una promozione senza merito. Solo così possiamo formare cittadini consapevoli ( CLICCA QUI ) ”
di NATALIA SESSA
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