Maturità: chi farà “scena muta” sarà bocciato ? Basta la volontà del Ministro Valditara? Facciamo chiarezza

"Comportamenti di questo tipo non saranno più possibili. Questo significa,  che se un ragazzo non si presenta all’orale, oppure volontariamente decide di non rispondere..."

Dopo giorni di polemiche sulle scene mute degli esami orali di maturità dei due studenti, GianMaria e Maddalena, finalmente il ministro Valditara ha espresso la sua critica e aspra decisione, dichiarando che gli studenti che decideranno di rifiutarsi all’esecuzione dell’esame orale, saranno giudicati non idonei e dovranno ripetere l’anno scolastico.

Secondo il Ministro il colloquio orale è parte fondamentale dell’esame di maturità, è necessario per dimostrare preparazione e capacità critica, queste le sue parole: “Comportamenti di questo tipo non saranno più possibili. Questo significa,  che se un ragazzo non si presenta all’orale, oppure volontariamente decide di non rispondere alle domande dei suoi docenti non perché non è preparato, cosa che può capitare, ma perché vuole ’non collaborare’ e quindi ’boicottare’ l’esame, dovrà ripetere l’anno”, continua il suo intervento Valditara:“C’è una bella differenza tra il ragazzo che dichiara di non voler rispondere e chi manifesta un momento di difficoltà”.  Nonostante la dura critica di Valditara, la realtà dei fatti però è ben diversa, per introdurre una norma che preveda la bocciatura per “protesta”, andrebbe modificato il decreto legislativo 62/2017, quindi, non basta la volontà di Valditara, ma sarebbe necessario un vero e proprio confronto politico e un apposito iter legislativo.

“La norma dovrà entrare nel merito, inserendo un’apposita clausola oppure stabilendo un punteggio minimo per la prova in sé, come conditio sine qua non per la promozione finale.”

Quindi per passare dalle parole ai fatti dovremo attendere le modifiche alla normativa vigente in materia di Esami di Stato della scuola secondaria di II grado.

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di NATALIA SESSA