Lucangeli, "Intimità: una mano sul cuore dell’altro per entrare in connessione, dove i battiti si sintonizzano e la gioia risveglia la parte migliore di noi stessi"
- La Redazione
- 21 ore fa
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“Le nostre emozioni influenzano l’altro e viceversa, siamo in grado di trasmettere e ricevere gioia, felicità, pace. Ed è su queste emozioni che Lucangeli ci chiede di fare leva per superare i momenti difficili..."

Il nostro sentire apre infinite porte di connessioni con noi stessi, con l’ambiente esterno e con altri individui, arriva prima del ragionamento, spiegando meglio di qualsiasi teoria. Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello sviluppo e dell'Educazione all'Università di Padova ed esperta di psicologia dell'apprendimento, in un suo intervento affronta il tema delle emozioni, del contatto sentimentale, qualcosa che riguarda da vicino tutti noi.
L’esperta si sofferma in particolare su un meccanismo fisiologico chiamato “Inter-self”, ovvero, “me con te” una vera e propria ricezione dell’altro attraverso noi stessi, come afferma Lucangeli: “Per fare questo, per sentire la forza della connessione, basta prendere la mano destra e metterla, nel cuore o sul cuore della persona a fianco”. Metterci in contatto con un altro individuo è un procedimento complesso in quanto implica, coraggio, implica vincere la solitudine. Oggi siamo sempre più restii, siamo quasi intimoriti, abbiamo paura di affidarci all’altro.
Ma ciò che ci chiede l’esperta è proprio questo, fare un salto e tuffarci nelle braccia dell’altro e viceversa. Lucangeli parla di un’accoglienza emozionale che può donarci molto se sappiamo sfruttarla al meglio perché: “Nell'ascolto del battito cardiaco - dell’altro - se noi avessimo modo di misurare i battiti ci accorgeremmo che dopo pochi istanti questi si sintonizzano e dopo poco il cervello inizia ad elaborare informazioni- di intimità”.
Studi scientifici hanno dimostrato che il nostro cuore ha una sua intelligenza emotiva che è la stessa intelligenza che riesce a manifestare una connessione autentica con noi ma soprattutto con l’altro, per cui afferma Lucangeli: “noi non siamo un cervello individuale soltanto, ma siamo un cervello sociale”. Questo è dimostrato ogni volta che siamo in situazione di stress ma anche di gioia, infatti, continua l’esperta: “Il tuo stress si impone a me determinando lo stesso ritmo. La tua gioia si impone a me determinando lo stesso ritmo. Siamo tutti connessi e in questa connessione nessuno è immune”.
Le nostre emozioni influenzano l’altro e viceversa, siamo in grado di trasmettere tristezza, rabbia, risentimento ma siamo in grado anche di riversare nell’altro gioia, felicità o pace. Ed è su queste emozioni che Lucangeli ci chiede di fare leva per superare i momenti difficili, perché come lei stessa afferma: “ siccome siamo tutti tendenti al grigio, piuttosto maluccio. Possiamo superare, vincere tutto questo attraverso una connessione con la parte migliore di noi stessi, allontanandosi invece dalla connessione con lo stress”. In conclusione, circondiamoci di persone felici, gioiose non dimenticandoci però che il dolore e la tristezza fanno parte di questa vita e possono essere superate, attraverso una connessione profonda, un’intimità dell’anima tutta da riscoprire.
di NATALIA SESSA